ANTICOLINERGICI INALATORI E RISCHIO DI EVENTI CV MAGGIORI: REVIEW SISTEMATICA E METANALISI DI TRIAL



INHALED ANTICHOLINERGICS AND RISK OF MAJOR ADVERSE CARDIOVASCULAR EVENTS IN PATIENTS WITH CHRONIC OBSTRUCTIVE PULMONARY DISEASE. A SYSTEMATIC REVIEW AND META-ANALYSIS
Singh S, Loke YK, Furberg CD
JAMA 2008; 300:1439-1450



I pazienti con malattia polmonarei cronica ostruttiva (COPD) che assumevano agenti anticolinergici per almeno un mese, messi a confronto con i controlli che assumevano placebo o altri agenti per inalazione, mostravano un indipendente aumento significativo del 58% nel rischio di decesso per CV, IM o ictus in una meta-analisi di 17 trial.


RIASSUNTO
CONTESTO Gli anticolinergici inalatori (ipratropio bromide o tiotropio bromide) sono ampiamente usati nei pazienti con malattie polmonari croniche ostruttive (COPD) ma il loro effetto sul rischio di end point cardiovascolari è sconosciuto.
OBIETTIVO Valutare i rischi cardiovascolari degli anticolinergici inalatori, incluso il decesso cardiovascolare, l'infarto miocardico (IM) e l'ictus.
FONTE DEI DATI Sono state condotte ricerche sistematiche nel marzo 2008 di articoli rilevanti da MEDLINE, review sistematiche dal Cochrane Database, siti web delle autorità regolatorie negli Stati Uniti e in Gran Bretagna e registri dei responsabili dei trial senza alcuna restrizione di durata.
SELEZIONE DELLO STUDIO Sono stati selezionati trial controllati randomizzati su qualsiasi anticolinergico inalatorio per il trattamento di COPD che prevedessero almeno 30 giorni di terapia e che rilevassero gli eventi cardiovascolari.
ESTRAZIONE DEI DATI L'end point primario era un composito di decesso cardiovascolare, IM o ictus. L'end point secondario era la mortalità per tutte le cause. I rischi relativi (RR) sono stati stimati usando modelli ad effetto fisso e l'eterogeneità statistica è stata stimata con l'I2 (*) statistico.
SINTESI DEI DATI Dopo uno screening dettagliato di 103 articoli, sono stati analizzati 17 trial che hanno arruolato complessivamente 14.783 pazienti. La durata del follow up variava da 6 settimane a 5 anni. Il decesso cardiovascolare, l'IM o l'ictus sono occorsi in 135 dei 7472 pazienti (1,8%) che hanno assunto anticolinergici inalatori e in 86 dei 7311 pazienti (1,2%) che erano in terapia di controllo (RR 1,58 [intervallo di confidenza al 95%, 1,21-2,06]; p<0,001; I2=0%). Tra i componenti individuali dell'end point primario, gli anticolinergici inalatori aumentavano significativamente il rischio di IM (RR 1,53 [1,05-2,23]; p=0,03; I2=0%) e di decesso cardiovascolare (RR 1,80 [1,17-2,77]; p=0,008; I2=0%) senza un aumento statisticamente significativo nel rischio di ictus (RR 1,46 [0,81-2,62]; p=0,20; I2=0%). La mortalità per tutte le cause era riportata in 149 dei pazienti trattati con anticolinergici inalatori (2,0%) e 115 dei pazienti controllo (1,6%) (RR 1,26 [0,99-1,61]; p=0,06; I2=2%). Un'analisi di sensibilità limitata a 5 trial a lungo termine (>6 mesi) confermava l'aumento significativo del rischio di decesso cardiovascolare, di IM o di ictus (2,9% dei pazienti trattati con gli anticolinergici vs 1,8% dei pazienti controllo; RR 1,73 [1,27-2,36]; p<0,001; I2=0%).
CONCLUSIONI Gli anticolinergici inalatori sono associati ad un rischio significativamente aumentato di decesso cardiovascolare, di IM o di ictus tra i pazienti con COPD.

(*) L'I2 statistico è stato usato per valutare l'eterogeneità statistica tra le metanalisi: valori uguali o maggiori del 50% sono indicativi di un livello sostanziale di eterogeneità.


Metanalisi di 17 trial su anticolinergici ad inalazione vs controllo
End point
RR (IC 95%)
p
Morte CV, IM, o ictus**
1,58 (1,21-2,06)
<0,001
Morte CV
1,80 (1,17-2,77)
0,008
IM
1,53 (1,05-2,23)
0,03
Ictus
1,46 (0,81-2,62)
0,20
(**) end point primari di metanalisi