RIASSUNTO
Il trattamento con antagonisti della vitamina K (cumarinici) è
associato ad un aumentato rischio di sanguinamento. In questo studio è
stato valutato l'odds ratio di sanguinamento grave correlato all'uso di
farmaci antiaggreganti in pazienti che assumono anticoagulanti come acenocumarolo
e fenprocoumone. Lo studio è di tipo caso-controllo innestato in
una coorte di nuovi utilizzatori di cumarinici. E' stato utilizzato un
sistema tedesco di record linkage per incrociare i dati di farmacia con
le ospedalizzazioni, per un totale di circa due milioni di pazienti. I
casi erano pazienti ricoverati con una diagnosi principale di grave sanguinamento
durante terapia con cumarinici, ognuno dei quali è stato associato
ad un massimo di quattro controlli. Per determinare gli OR e i relativi
intervalli di confidenza al 95% è stata effettuata una regressione
logistica condizionale. Sono stati identificati 1848 casi e 5818 controlli.
I pazienti che assumevano clopidogrel o aspirina mostravano un rischio
di ospedalizzazione per grave sanguinamento significativamente più
alto (rispettivamente OR 2,9; IC al 95% 1,2-6,9 e OR 1,6; 1,3-1,9). Gli
utilizzatori di dipiridamolo e di antiaggreganti in associazione mostravano
una forte predisposizione al sanguinamento (rispettivamente OR 1,5; 1,0-2,3
e OR 1,8; 1,0-3,3). In tutti i casi il rischio era più grande per
grave sanguinamento gastrointestinale rispetto ad altri tipi di sanguinamento.
In conclusione, l'uso di farmaci antiaggreganti fra utilizzatori di anticoagulanti
aumenta il rischio di ospedalizzazione per sanguinamento gastrointestinale.
In base ai risultati di questo studio si può concludere che l'uso
concomitante di clopidogrel o dipiridamolo e cumarinici non è più
sicuro dell' uso concomitante di aspirina e cumarinici.
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