RIASSUNTO
Molte donne utilizzano prodotti erboristici per alleviare i sintomi della
menopausa, come vampate e sudorazione notturna, alla luce delle recenti
evidenze che suggeriscono un aumento del rischio di cancro al seno, cancro
ovarico, tromboembolismo venoso, attacchi cardiaci e ictus con la terapia
ormonale sostitutiva. Ad esempio, un'indagine ha mostrato che circa il
40% delle donne britanniche fanno uso di trattamento complementari o alternativi
per contrastare la sintomatologia menopausale. L'articolo ha rivisto l'efficacia
e la sicurezza di questi prodotti erboristici.
La review cita sette trial randomizzati, controllati, in doppio cieco,
cha hanno valutato l'uso della cimicifuga rubifolia nella terapia
dei sintomi menopausali, tre dei quali hanno mostrato un effetto benefico.
Altri due trial sulla combinazione di cimicifuga e iperico hanno documentato
una riduzione dei sintomi. Tuttavia, le evidenze suggeriscono una possibile
relazione tra cimicifuga e tossicità epatica. Diversi trial su
trifoglio rosso, soia e altri tipi di fitoestrogeni hanno per la maggior
parte mostrato assenza di beneficio, mentre sono sorte preoccupazioni
circa il fatto che i fitoestrogeni possano interferire con i modulatori
selettivi dei recettori per gli estrogeni e gli inibitori dell'aromatasi.
Sono scarse le evidenze a favore o contro gli effetti benefici di altre
erbe comunemente utilizzate in menopausa, come angelica, olio di enotera,
ginseng, dioscorea villosa, agnocasto, luppolo e salvia. Tuttavia, l'angelica
potenzia l'effetto di warfarin, aumentando il rischio di sanguinamento;
di conseguenza, la contemporanea somministrazione dei due farmaci è
controindicata. L'olio di enotera può aumentare il rischio di convulsioni
se assunto in concomitanza con farmaci fenotiazinici o ad altri convulsivanti.
Il ginseng è associato a effetti avversi come mal di testa e sintomi
gastrointestinali e può interferire con la terapia con warfarin.
Kava kava è proibita in Gran Bretagna a causa delle segnalazioni
di danno epatico.
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