RABDOMIOLISI ASSOCIATA ALL'INTERAZIONE FRA SITAGLIPTIN E LOVASTATINA



RHABDOMYOLYSIS, SITAGLIPTIN, LOVASTATIN, DRUG-DRUG INTERACTION
DiGregorio RV, Pasikhova Y
Pharmacotherapy 2009; 29:352-356



RIASSUNTO
Una donna di 75 anni con diabete mellito, ipertensione e iperlipidemia si recò al pronto soccorso con debolezza generalizzata e alle estremità superiori. La donna era caduta 2 mesi prima. All'ammissione, la donna era in terapia con lovastatina 40 mg/die, diltiazem a rilascio controllato 240 mg/die e glimepiride 1 mg/die. Nei novanta giorni precedenti aveva iniziato ad assumere sitagliptin 100 mg al giorno, ma dopo 2 settimane era passata a glimepiride.
Un consulto cardiologico effettuato il giorno dell'ammissione al PS aveva diagnosticato una rabdomiolisi secondaria da uso di statine, dati i livelli molto elevati di creatina chinasi miocardica e livelli oltre il limite di troponina I. Era stata anche presa in considerazione l'ipotesi che la rabdomiolisi potesse essere causata dall'interazione tra i farmaci concomitanti e lovastatina, con cui la paziente era in cura da 12 anni. Era improbabile che la rabdomiolisi fosse stata scatenata da interazione con diltiazem in quanto erano passati 10 mesi dall'ultimo aggiustamento del dosaggio di tale farmaco. Usando la scala di probabilità delle interazioni tra farmaci (Drug Interaction Probability Scale) è stata determinata una possibile associazione tra lovastatina e sitagliptin (punteggio 4).
Gli autori sottolineano che in base alla loro conoscenza questo sarebbe il primo caso riportato di rabdomiolisi dovuta a interazione tra lovastatina e sitagliptin. Ulteriori studi sarebbero necessari per valutare l'effetto in vivo di sitagliptin sul citocromo P450 3A4 e chiarire quali altri meccanismi possono sostenere l'interazione. In attesa di nuove evidenze si raccomanda ai clinici di tenere in considerazione la possibilità che possa manifestarsi interazione tra sitagliptin e lovastatina.