RIASSUNTO
E' noto che l'iponatriemia è una reazione avversa rara ma clinicamente
importante, che può insorgere in seguito al trattamento con diversi
farmaci antipsicotropi, inclusi gli inibitori selettivi della ricaptazione
di serotonina e i composti antiepilettici. Negli scorsi decenni, sono
stati pubblicati report che descrivevano lo sviluppo di iponatriemia in
associazioni alla terapia con antipsicotica.
L'obiettivo di questo studio era rivedere sistematicamente le evidenze
disponibili sull'iponatriemia indotta da antipsicotici, focalizzandosi
sulle caratteristiche dei pazienti, il dosaggio del farmaco, la polidipsia
e la sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH).
È stata condotta una ricerca nei database di MEDLINE e EMBASE dal
gennaio 1966 all'11 aprile 2009. I criteri di inclusione erano (i) iponatriemia
(livelli serici di sodio <136 mmol/L) occorsa dopo l'inizio del trattamento
con un farmaco antipsicotico; e (ii) che l'iponatriemia fosse potenzialmente
occorsa come una reazione avversa al trattamento con antipsicotici in
accordo con la definizione dell'OMS. Sono stati esclusi articoli in lingua
diversa da inglese, olandese, tedesco, francese e spagnolo. Le informazioni
sulle caratteristiche dei pazienti, i dati medici e diagnostici, il trattamento
farmacologico, l'interruzione e la risomministrazione del farmaco sono
state estratte dalle pubblicazioni, quando disponibili. È stata
effettuata la valutazione del nesso di causalità in tutti i case
report usando l'algoritmo di Naranjo. È stata condotta un'analisi
di correlazione per valutare le correlazioni tra il dosaggio degli antipsicotici
e i livelli serici di sodio e il tempo di insorgenza dell'iponatriemia.
Sono stati inclusi 4 studi e 91 pubblicazioni contenenti case report
e case series; non sono stati identificati studi controllati randomizzati.
I dati dai case report identificati sono stati ulteriormente analizzati.
L'età media dei pazienti era di 46 anni; il 57% erano uomini. La
diagnosi era di schizofrenia nel 70% dei casi. La storia di polidipsia
era positiva nel 67% dei casi e negativa nel 23%. Nel rimanente 10% la
polidipsia si è sviluppata, sebbene sia stata riportata come reazione
al farmaco (cioè si osservava un forte aumento dell'assunzione
di acqua in relazione al trattamento con il farmaco sospetto). L'analisi
dei case report usando la scala di probabilità della reazione
avversa indicava possibile causalità nella maggior parte dei casi
(80%), probabile causalità in un numero rilevante di casi (19%)
e causalità improbabile in un solo caso (1%). Complessivamente
l'analisi di correlazione non ha mostrato associazioni significative tra
i dosaggi DDD-equivalenti e i livelli serici di sodio e il tempo di insorgenza
dell'iponatriemia.
L'incidenza di iponatriemia indotta da antipsicotici può essere
molto più alta di quanto si pensi. Sia i nuovi antipsicotici atipici
che i vecchi farmaci sono stati associati allo sviluppo di questa ADR.
Medici, psichiatri e altri professionisti sanitari dovrebbero essere consapevoli
della possibilità di iponatriemia associata all'uso di antipsicotici.
Sono necessari ulteriori studi per stabilire il rischio e i fattori di
rischio associati all'iponatriemia indotta da antipsicotici.
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