IPONATREMIA DA ANTIPSICOTICI: UNA REVIEW SISTEMATICA



ANTIPSYCHOTIC-INDUCED HYPONATRAEMIA: A SYSTEMATIC REVIEW OF THE PUBLISHED EVIDENCE
Meulendijks D, Mannesse CK, Jansen PA, et al.
Drug Saf 2010; 33:101-14


Sia i nuovi antipsicotici atipici che i vecchi composti sono stati associati allo sviluppo di iponatriemia. Il dosaggio non sembra essere un determinante significativo, perciò sono probabilmente coinvolti altri fattori eziologici.

RIASSUNTO
E' noto che l'iponatriemia è una reazione avversa rara ma clinicamente importante, che può insorgere in seguito al trattamento con diversi farmaci antipsicotropi, inclusi gli inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina e i composti antiepilettici. Negli scorsi decenni, sono stati pubblicati report che descrivevano lo sviluppo di iponatriemia in associazioni alla terapia con antipsicotica.
L'obiettivo di questo studio era rivedere sistematicamente le evidenze disponibili sull'iponatriemia indotta da antipsicotici, focalizzandosi sulle caratteristiche dei pazienti, il dosaggio del farmaco, la polidipsia e la sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH).
È stata condotta una ricerca nei database di MEDLINE e EMBASE dal gennaio 1966 all'11 aprile 2009. I criteri di inclusione erano (i) iponatriemia (livelli serici di sodio <136 mmol/L) occorsa dopo l'inizio del trattamento con un farmaco antipsicotico; e (ii) che l'iponatriemia fosse potenzialmente occorsa come una reazione avversa al trattamento con antipsicotici in accordo con la definizione dell'OMS. Sono stati esclusi articoli in lingua diversa da inglese, olandese, tedesco, francese e spagnolo. Le informazioni sulle caratteristiche dei pazienti, i dati medici e diagnostici, il trattamento farmacologico, l'interruzione e la risomministrazione del farmaco sono state estratte dalle pubblicazioni, quando disponibili. È stata effettuata la valutazione del nesso di causalità in tutti i case report usando l'algoritmo di Naranjo. È stata condotta un'analisi di correlazione per valutare le correlazioni tra il dosaggio degli antipsicotici e i livelli serici di sodio e il tempo di insorgenza dell'iponatriemia.
Sono stati inclusi 4 studi e 91 pubblicazioni contenenti case report e case series; non sono stati identificati studi controllati randomizzati. I dati dai case report identificati sono stati ulteriormente analizzati. L'età media dei pazienti era di 46 anni; il 57% erano uomini. La diagnosi era di schizofrenia nel 70% dei casi. La storia di polidipsia era positiva nel 67% dei casi e negativa nel 23%. Nel rimanente 10% la polidipsia si è sviluppata, sebbene sia stata riportata come reazione al farmaco (cioè si osservava un forte aumento dell'assunzione di acqua in relazione al trattamento con il farmaco sospetto). L'analisi dei case report usando la scala di probabilità della reazione avversa indicava possibile causalità nella maggior parte dei casi (80%), probabile causalità in un numero rilevante di casi (19%) e causalità improbabile in un solo caso (1%). Complessivamente l'analisi di correlazione non ha mostrato associazioni significative tra i dosaggi DDD-equivalenti e i livelli serici di sodio e il tempo di insorgenza dell'iponatriemia.
L'incidenza di iponatriemia indotta da antipsicotici può essere molto più alta di quanto si pensi. Sia i nuovi antipsicotici atipici che i vecchi farmaci sono stati associati allo sviluppo di questa ADR. Medici, psichiatri e altri professionisti sanitari dovrebbero essere consapevoli della possibilità di iponatriemia associata all'uso di antipsicotici. Sono necessari ulteriori studi per stabilire il rischio e i fattori di rischio associati all'iponatriemia indotta da antipsicotici.