L'FDA
avverte pazienti e medici sul possibile aumento del rischio di fratture
dell'anca, del polso e delle vertebre associato all'uso prolungato e ad
alti dosaggi dei farmaci della classe degli inibitori di pompa protonica
(PPI). L'agenzia ha quindi stabilito di modificare l'etichetta e la
sezione degli avvertimenti e precauzioni delle confezioni di esomeprazolo
(Nexium), dexlansoprazolo (Dexilant), omeprazolo (Prilosec, Zegerid),
lansoprazolo (Prevacid), pantoprazolo (Protonix) e rabeprazolo (Aciphex).
Questa presa di posizione giunge a seguito di una revisione di vari studi
epidemiologici che hanno messo in luce un'associazione tra l'uso degli
anti-secretivi e un aumento del rischio di fratture, pur senza dimostrare
un nesso causale tra i due fenomeni. Gli studi sono stati condotti soprattutto
negli adulti al di sopra dei 50 anni e suggeriscono che il rischio maggiore
si ha proprio nei soggetti di mezza età che hanno assunto i PPI
per almeno un anno o ad alte dosi. Anche se i PPI da banco sono indicati
solo per un uso continuativo limitato a 14 giorni, l'FDA ha comunicato
che anche i loro foglietti illustrativi saranno modificati, per precauzione.
Medici e pazienti devono considerare il rapporto rischio beneficio di
questi agenti nel valutare se rappresentano un trattamento appropriato
al loro caso o prima di decidere se sospendere la terapia. Nei pazienti
con osteoporosi preesistente, l'agenzia suggerisce di limitarsi alla gestione
dello status osseo secondo gli standard dettati dalle linee guida, abbinata
a un'adeguata supplementazione di calcio e vitamina D.
DRUG
SAFETY COMMUNICATION
COMUNICAZIONE
DELL'FDA AI CONSUMATORI
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