INIBITORI DELLA FOSFODIESTERASI E RISCHI PER L'UDITO



PHOSPHODIESTERASE TYPE 5 INHIBITOR USE AND HEARING IMPAIRMENT
McGwin G
Arch Otolaryngol Head Neck Surg 2010; 136:488-92


In uno studio della School of Public Health della University of Alabama a Birmingham (USA) è stato riscontrato un rischio di perdita di udito nei pazienti in terapia con farmaci inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (Pde-5) per disfunzione erettile.

RIASSUNTO
OBIETTIVO Comparare l'uso di inibitori delle fosfodiesterasi 5 (PDE-5i) tra i partecipanti con o senza perdita dell'udito auto-riportata, usando la regressione logistica, con o senza aggiustamenti per potenziali confondenti socio-demografici, comportamentali o legati alla salute.
DISEGNO Studio trasversale.
LUOGO Stati Uniti.
PAZIENTI Un campione con base di popolazione, composto da 11.525 uomini con età >=40 anni (248.217.013 uomini pesati per fornire stime nazionali) negli USA, selezionati dalla Medical Expenditure Panel Survey (2003-2006).
PRINCIPALI ENDPOINT Segnalazione di perdita dell'udito auto-riportata.
RISULTATI La prevalenza generale di perdita dell'udito auto-riportata era del 17,9%; in questi soggetti, la percentuale
d'uso di PDE-5i era del 2%. Gli uomini che riportavano tale disturbo avevano maggiore probabilità di riportare anche l'uso di qualche PDE-5i (odds ratio 2,23; IC 95% 1,36-3,66). Tuttavia questa associazione era limitata a sildenafil (Viagra) (OR 2,05; 1,23-3,43); non sono state osservate associazioni significative per tadalafil (Cialis) o vardenafil (Levitra) (rispettivamente OR 1,40; 0,49-4,04 e OR 0,88; 0,35-2,22).
CONCLUSIONI Le avvertenze attuali riguardo alla perdita dell'udito correlata all'uso di PDE-5i sembrano essere giustificate. Tuttavia la natura trasversale del presente studio fornisce solo un quadro limitato riguardante questa relazione e perciò sono necessarie ulteriori ricerche.