RIASSUNTO
E' stato riportato un caso di potenziale tossicità cardiovascolare,
che includeva sincope, bradicardia e pause sinusali all'ECG, associato
all'uso di rivastigmina e atenololo.
Una donna afro-americana di 65 anni con storia medica di demenza, ipertensione,
disturbi convulsivi, ictus e malattia vascolare periferica, è stata
ricoverata in ospedale per respiro corto e sincope. In precedenza aveva
avuto un episodio presincopale seguito da un episodio di sincope con perdita
di coscienza per 20-30 secondi. Al secondo giorno di ospedalizzazione
l'ECG della paziente mostrava bradicardia sinusale e pause sinusali di
una durata superiore ai 2 secondi. Atenololo è stato immediatamente
sospeso, senza però risoluzione della bradicardia. La combinazione
potenzialmente tossica di rivastigmina e atenololo è stata poi
identificata come causa plausibile della sincope della paziente ed è
stata successivamente sospesa. Lo score di probabilità della
reazione avversa di questa paziente
nella scala di Narajo
era 5, che indica una probabile associazione tra sincope e bradicardia
con la combinazione rivastigmina e atenololo. A seguito della sospensione
di rivastigmina, le pause all'ECG si sono risolte e la frequenza cardiaca
è tornata a livelli normali. La paziente non ha avuto ulteriori
episodi di vertigine o sincope.
CONCLUSIONI Una donna di 65 anni ha sviluppato episodi sincopali
e successive pause all'ECG con bradicardia sinusale dopo trattamento con
rivastigmina per demenza. Atenololo può aver complicato questo
effetto tossico con i suoi meccanismi farmacodinamici.
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