POTENZIALE REAZIONE CARDIOTOSSICA IN SEGUITO A RIVASTIGMINA E BETA-BLOCCANTI



POTENTIAL CARDIOTOXIC REACTION INVOLVING RIVASTIGMINE AND BETA-BLOCKERS: A CASE REPORT AND REVIEW OF THE LITERATURE
Paulison B, Léos CL.
Cardiovasc Toxicol, pubblicato on line il 25 settembre 2010



RIASSUNTO
E' stato riportato un caso di potenziale tossicità cardiovascolare, che includeva sincope, bradicardia e pause sinusali all'ECG, associato all'uso di rivastigmina e atenololo.
Una donna afro-americana di 65 anni con storia medica di demenza, ipertensione, disturbi convulsivi, ictus e malattia vascolare periferica, è stata ricoverata in ospedale per respiro corto e sincope. In precedenza aveva avuto un episodio presincopale seguito da un episodio di sincope con perdita di coscienza per 20-30 secondi. Al secondo giorno di ospedalizzazione l'ECG della paziente mostrava bradicardia sinusale e pause sinusali di una durata superiore ai 2 secondi. Atenololo è stato immediatamente sospeso, senza però risoluzione della bradicardia. La combinazione potenzialmente tossica di rivastigmina e atenololo è stata poi identificata come causa plausibile della sincope della paziente ed è stata successivamente sospesa. Lo score di probabilità
della reazione avversa di questa paziente nella scala di Narajo era 5, che indica una probabile associazione tra sincope e bradicardia con la combinazione rivastigmina e atenololo. A seguito della sospensione di rivastigmina, le pause all'ECG si sono risolte e la frequenza cardiaca è tornata a livelli normali. La paziente non ha avuto ulteriori episodi di vertigine o sincope.
CONCLUSIONI Una donna di 65 anni ha sviluppato episodi sincopali e successive pause all'ECG con bradicardia sinusale dopo trattamento con rivastigmina per demenza. Atenololo può aver complicato questo effetto tossico con i suoi meccanismi farmacodinamici.