RIASSUNTO
SCOPO I calcio-antagonisti e i beta-bloccanti (BB) sono ampiamente
utilizzati durante la gravidanza, ma i dati sulla loro sicurezza nei bambini
in sviluppo sono scarsi. Sono stati usati dati su base di popolazione
di 5 HMO (health maintenance organization) per studiare i rischi
di complicanze perinatali e difetti congeniti tra bambini con esposizione
intrauterina.
METODI Sono state studiate donne di almeno 15 anni che avevano
avuto gravidanze tra l'1 gennaio 1996 e il 31 dicembre 2000, arruolate
in modo continuo sulla base dell'esposizione ai farmaci, con copertura
di almeno 1 anno prima del parto. Le informazioni sulla dispensazione
dei farmaci e sulle diagnosi e procedure ospedaliere e ambulatoriali sono
state ottenute dai database informatizzati di ciascun HMO.
RISULTATI 584 neonati a termine erano stati esposti durante la
gravidanza a BB e 804 a calcio-antagonisti, e oltre 75.000 coppie di mamme
e bambini non esposti con >=30 giorni di follow-up. I bambini esposti
ai BB nel terzo trimestre di gravidanza avevano un rischio più
di tre volte maggiore di ipoglicemia (RR 3,1; IC 95% 2,2-4,2) un rischio
più di due volte maggiore di disturbi dell'alimentazione (RR 1,8;
1,3-2,5). I bambini esposti a calcio-antagonisti nel primo trimestre di
gravidanza presentavano un maggior rischio di convulsioni (RR 3,6; 1,3-10,4).
La revisione delle cartelle ha confermato la maggior parte dei casi di
convulsioni e ipoglicemia. Non si osservava un aumento nei rischi di anomalie
congenite nei due gruppi di bambini, tranne per la categoria delle anomalie
del tratto alimentare superiore; questo incremento del rischio era basato
solo su due casi esposti.
CONCLUSIONI I bambini, le cui madri hanno assunto BB, hanno un
rischio maggiore
di ipoglicemia neonatale, mentre i bambini, le cui madri hanno assunto
calcio-antagonisti, hanno un rischio
maggiore di convulsioni.
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