RIASSUNTO
CONTESTO Gli antibiotici macrolidi claritromicina ed eritromicina
possono potenziare i calcio-antagonisti inibendo l'isoenzima citocromo
P450 3A4. Tuttavia, questa potenziale farmacointerazione è ampiamente
sottovalutata e le sue conseguenze cliniche non sono state ben caratterizzate.
E' stato esaminato il rischio di ipotensione o shock che richiedono il
ricovero in ospedale dopo l'uso simultaneo di calcio-antagonisti e antibiotici
macrolidi.
METODI E' stato condotto uno studio caso-crossover, su base di
popolazione, innestato, che coinvolgeva persone di almeno 66 anni e a
cui era stato prescritto un calcio-antagonista tra l'1 aprile 1994 e il
31 marzo 2009. Di questi pazienti, sono stati selezionati quelli che erano
stati ricoverati in ospedale per il trattamento di ipotensione o shock.
Per ogni antibiotico, è stato stimato il rischio di ipotensione
o shock associati all'uso di un calcio-antagonista, con un approccio analitico
di appaiamento a coppie, per contrastare l'esposizione di ogni paziente
ad ogni antibiotico macrolide (eritromicina, claritromicina o azitromicina)
in un intervallo di rischio di sette giorni immediatamente prima del ricovero
in ospedale e in un intervallo di controllo di sette giorni un mese prima
del ricovero.
RISULTATI Dei 7100 pazienti ricoverati in ospedale a causa di ipotensione
durante l'assunzione di un calcio-antagonista, 176 avevano avuto prescrizioni
di un antibiotico macrolide durante gli intervalli di rischio o di controllo.
Eritromicina (il più forte inibitore del citocromo P450 3A4) era
più strettamente associata a ipotensione (odds ratio [OR]
5,8; IC 95% 2,3-15,0), seguita da claritromicina (OR 3,7; 2,3-6,1). Azitromicina,
che non inibisce il citocromo P450 3A4, non era associata ad alcun aumento
di questo rischio (OR 1,5; 0,8-2,8). Sono stati osservati risultati simili
in un'analisi stratificata su pazienti che avevano ricevuto solo calcio-antagonisti
diidropiridinici.
INTERPRETAZIONE Nei pazienti più anziani trattati con un
calcio-antagonista, l'uso di eritromicina o claritromicina è stato
associato ad un aumentato rischio di ipotensione o shock con necessità
di ricovero in ospedale. L'uso preferenziale di azitromicina dovrebbe
essere considerato quando è richiesto un antibiotico macrolide
per pazienti già in trattamento con un bloccante dei canali del
calcio.
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