RIASSUNTO
OBIETTIVO Individuare gravi malformazioni congenite specifiche
associate all'uso di carbamazepina nel primo trimestre di gravidanza.
DISEGNO Revisione di tutti gli studi di coorte pubblicati per identificare
le indicazioni chiave e studio caso-controllo con base di popolazione
per verificare queste indicazioni.
SETTING Revisione di PubMed, Web of Science, Embase per
gli articoli su esposizione a carbamazepina nel primo trimestre di gravidanza
e malformazioni specifiche, e l'EUROCAT Antiepileptic Study Database,
comprendente i dati provenienti da 19 registri europei
di popolazione sulle anomalie congenite, 1995-2005.
PARTECIPANTI La revisione della letteratura riguardava otto studi
di coorte di 2.680 gravidanze con esposizione a monoterapia con carbamazepina
e il set di dati EUROCAT con 98.075 casi di malformazioni per oltre 3,8
milioni di nascite.
END POINT PRIMARI Prevalenza complessiva di malformazioni congenite
maggiori dopo esposizione a monoterapia con carbamazepina nel primo trimestre;
odds ratio di malformazioni con esposizione a carbamazepina tra
i casi (cinque tipi di malformazione identificati nella revisione della
letteratura) rispetto a due gruppi di controlli; altri casi di malformazioni
non cromosomiche e sindromi cromosomiche.
RISULTATI La revisione della letteratura ha prodotto una prevalenza
complessiva di malformazioni congenite maggiori del 3,3% (IC 95% 2,7-4,2)
dopo esposizione a monoterapia con carbamazepina nel primo trimestre.
In 131 casi di malformazioni, il feto era stato esposto a carbamazepina
in monoterapia. La spina bifida era l'unica malformazione congenita maggiore
specifica significativamente associata a esposizione a monoterapia con
carbamazepina (odds ratio 2,6; IC 95% 1,2-5,3 rispetto a nessun
farmaco antiepilettico), ma il rischio era inferiore per carbamazepina
rispetto ad acido valproico (0,2; 0,1-0,6). Non c'era evidenza di un'associazione
con ritorno venoso polmonare anomalo (assenza di casi con esposizione
a carbamazepina), labbro leporino (con o senza palatoschisi, 0,2; 0,0-1,3),
ernia diaframmatica (0,9; 0,1-6,6) o ipospadia (0,7; 0,3-1,6) rispetto
ai non esposti ai farmaci antiepilettici. Un'ulteriore analisi esplorativa
ha suggerito un rischio maggiore di ventricolo unico e difetto del setto
atrioventricolare.
CONCLUSIONE La teratogenicità da carbamazepina è
relativamente specifica per la spina bifida, sebbene il rischio sia minore
di quello associato ad acido valproico. Nonostante il set di dati di grandi
dimensioni, la potenza non era sufficiente per individuare i rischi moderati
per alcune rare malformazioni congenite maggiori.
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