RIASSUNTO
SCOPO È stato riportato un possibile caso di trombocitopenia
indotta
da levofloxacina.
SOMMARIO Una donna caucasica di 73 anni con carcinoma squamoso
del
cavo orale al IV stadio è arrivata
in ospedale riportando storia di epistassi da sei giorni, petecchie su
braccia, gambe e addome e lividi sugli avambracci. Altre comorbilità
includevano ipertensione, diabete di tipo 2 e coronaropatia. Due settimane
prima dell'arrivo in ospedale, la paziente era stata ricoverata per una
polmonite acquisita in comunità e le era stato prescritto un trattamento
di 10 giorni con levofloxacina 500 mg/die, che la paziente aveva completato
4 giorni prima del nuovo ricovero. La conta piastrinica era 7.000 cellule/mm3
al momento del ricovero. I farmaci che assumeva a casa includevano aspirina
325 mg/die, ranitidina 150 mg due volte al giorno, alprazolam 0,25 mg/die
e metadone 10 mg due volte al giorno. Aveva ricevuto l'ultima dose di
cetuxumab sei settimane prima del ricovero in ospedale. Recentemente non
erano stati introdotti altri nuovi farmaci. La paziente non aveva allergie
note e non si era esposta a trattamenti con eparina recentemente.
La paziente è stata sottoposta a trasfusione di piastrine e trattata
empiricamente con prednisone per una possibile porpora trombocitopenica
immune,
sebbene fosse
anche sospettata una trombocitopenia farmaco-indotta
(DIT).
La paziente ha ripreso tutti i farmaci che assumeva a casa ad eccezione
di aspirina.
È stata dimessa con 7 giorni di terapia cortisonica orale. Al momento
della dimissione la sua conta piastrinica era 38.000 cellule/mm3.
I corticosteroidi sono stati interrotti quando si è stabilito che
la DIT era la causa più probabile.
CONCLUSIONI Una donna di 73 anni con carcinoma squamoso del
cavo orale al IV stadio aveva sviluppato
una possibile trombocitopenia levofloxacina-indotta dopo aver ricevuto
il farmaco per dieci giorni per il trattamento di una polmonite acquisita
in comunità.
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