SORVEGLIANZA CLINICA PROSPETTICA PER L'IDENTIFICAZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI IN OSPEDALE



USING PROSPECTIVE CLINICAL SURVEILLANCE TO IDENTIFY ADVERSE EVENTS IN HOSPITAL
Forster J A, Worthington R J, Hawaken S ET AL
BMJ Qual Saf. Pubblicato on line l'1 marzo 2011


La valutazione prospettica dei casi clinici all'interno di una struttura ospedaliera ha dimostrato che i rischi connessi ai farmaci variano tra i reparti e che sono necessarie strategie differenziate di miglioramento della sorveglianza.

RIASSUNTO
CONTESTO Per migliorare la sicurezza del paziente, le organizzazioni competenti devono sistematicamente provvedere alla misurazione dei danni evitabili. La sorveglianza clinica, comprensiva dei risultati da casi prospettici e di revisioni tra colleghi, potrebbe migliorare l'individuazione degli eventi avversi (AE) prevenibili e degli AE potenziali. Gli autori dello studio hanno cercato di descrivere e confrontare i risultati della sorveglianza clinica provenienti da 4 reparti di un ospedale universitario.
METODI La sorveglianza clinica è stata effettuata da un infermiere che ha monitorato i pazienti per eventi clinici prespecificati e raccolto informazioni standard per ogni evento. Una commissione multidisciplinare peer review ha categorizzato il nesso di causalità per ogni evento. Gli eventi venivano successivamente classificati in termini di gravità e tipologia.
RISULTATI Sono stati monitorati 1406 pazienti durante il loro ricovero in 4 reparti ospedalieri: Cura Intensiva di Cardiologia (n=226), Cura Intensiva (n=211), Medicina Interna (n=453) e Ostetricia (n=516). Sono stati rilevati 245 AE durante 9300 giorni/paziente di osservazione (2,6 AE per 100 giorni/paziente). 88 AE (33%) erano prevenibili. La proporzione dei pazienti che avevano sperimentato almeno un AE, un AE prevenibile o un AE potenziale era rispettivamente del 13,7%, 6,1% e 5,3%. Il rischio di AE variava tra i reparti, dall'1,4% di Ostetricia all'11% di Medicina Interna e di Cura Intensiva di pazienti che avevano sperimentato almeno un evento avverso. Anche la proporzione di pazienti con un AE che aveva causato permanente disabilità o decesso variava tra i reparti: dallo 0,2% in Ostetricia al 4,9% del reparto di Cura Intensiva di Cardiologia. Nessun reparto ha condiviso il tipo di AE più frequente.
CONCLUSIONI Utilizzando il sistema di sorveglianza clinica, è stato identificato un alto rischio di AE e una significativa variazione nei rischi e nelle sotto tipologie di AE tra i diversi reparti. Questi risultati indicano che le istituzioni dovranno valutare i problemi di safety specifici per ciascun reparto per definire le priorità e progettare strategie di miglioramento.