RIASSUNTO
CONTESTO Per migliorare la sicurezza del paziente, le organizzazioni
competenti devono sistematicamente provvedere alla misurazione dei danni
evitabili. La sorveglianza clinica, comprensiva dei risultati da casi
prospettici e di revisioni tra colleghi, potrebbe migliorare l'individuazione
degli eventi avversi (AE) prevenibili e degli AE potenziali. Gli autori
dello studio hanno cercato di descrivere e confrontare i risultati della
sorveglianza clinica provenienti da 4 reparti di un ospedale universitario.
METODI La sorveglianza clinica è stata effettuata da un
infermiere che ha monitorato i pazienti per eventi clinici prespecificati
e raccolto informazioni standard per ogni evento. Una commissione multidisciplinare
peer review ha categorizzato il nesso di causalità per ogni evento.
Gli eventi venivano successivamente classificati in termini di gravità
e tipologia.
RISULTATI Sono stati monitorati 1406 pazienti durante il loro ricovero
in 4 reparti ospedalieri: Cura Intensiva di Cardiologia (n=226), Cura
Intensiva (n=211), Medicina Interna (n=453) e Ostetricia (n=516). Sono
stati rilevati 245 AE durante 9300 giorni/paziente di osservazione (2,6
AE per 100 giorni/paziente). 88 AE (33%) erano prevenibili. La proporzione
dei pazienti che avevano sperimentato almeno un AE, un AE prevenibile
o un AE potenziale era rispettivamente del 13,7%, 6,1% e 5,3%. Il rischio
di AE variava tra i reparti, dall'1,4% di Ostetricia all'11% di Medicina
Interna e di Cura Intensiva di pazienti che avevano sperimentato almeno
un evento avverso. Anche la proporzione di pazienti con un AE che aveva
causato permanente disabilità o decesso variava tra i reparti:
dallo 0,2% in Ostetricia al 4,9% del reparto di Cura Intensiva di Cardiologia.
Nessun reparto ha condiviso il tipo di AE più frequente.
CONCLUSIONI Utilizzando il sistema di sorveglianza clinica, è
stato identificato un alto rischio di AE e una significativa variazione
nei rischi e nelle sotto tipologie di AE tra i diversi reparti. Questi
risultati indicano che le istituzioni dovranno valutare i problemi di
safety specifici per ciascun reparto per definire le priorità e
progettare strategie di miglioramento.
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