PATTERN DI SEGNALAZIONE INDICATIVI DI INTERAZIONI FARMACOLOGICHE AVVERSE



REPORTING PATTERNS INDICATIVE OF ADVERSE DRUG INTERACTIONS: A SYSTEMATIC EVALUATION IN VIGIBASE
Strandell J, Caster O, Bate A, Norén N, Edwards IR
Drug Saf 2011; 34:253-66


Un'analisi sistematica dei casi riportati nel Vigibase dell'OMS ha identificato cinque pattern di segnalazioni fortemente indicativi di reazione avversa da interazione farmaco-farmaco.

RIASSUNTO
CONTESTO La sorveglianza delle interazioni farmacologiche
che esitano in reazioni avverse presenti nella raccolta di Individual Case Safety Reports (ICSRs) non è adeguatamente sviluppata. Fino a oggi gli sforzi maggiori si sono focalizzati sulla analisi di disproporzionalità, ma il supporto empirico alla sua validità è basato su esempi isolati. Inoltre, è stata data scarsa attenzione al valore potenziale del contenuto dettagliato dei ICSR per migliorare la sorveglianza di queste particolari situazioni di safety.
OBIETTIVO Identificare i pattern di segnalazione che possano essere indicativi di interazioni
farmacologiche avverse sospette prima che queste vengano stabilite a livello generale.
METODI È stato messo a punto un set di riferimento di interazioni
farmacologiche avverse note e di coppie di farmaci per i quali non è conosciuta una interazione, a partire dalle informazioni aggiunte al Stockley's Drug Interactions Alerts tra il primo trimestre del 2007 e il terzo trimestre del 2009. Questo elenco è stato utilizzato per studiare in modo sistematico nel WHO Global ICSR Database (VigiBase) le differenze nei pattern di segnalazione tra le interazioni farmacologiche avverse prima che vengano stabilite e convalidate e le ADR causate da coppie di farmaci che non sono noti interagire.
Lo scopo dello studio comprendeva la valutazione delle proprietà farmacologiche, quali un metabolismo
comune mediato dal citocromo P450; il sospetto di interazione farmacologica come causa dell'ADR esplicitamente espresso dal segnalatore; dettagli clinici come la dose e la concomitanza dei trattamenti; il limite inferiore dell'intervallo di credibilità al 95% di una misurazione di disproporzionalità a tre vie [Omega(025)], sulla base del numero totale di segnalazioni riferite a due farmaci e a una ADR in comune. Le analisi sono state effettuate includendo ed escludendo medicinali concomitanti.
RISULTATI
Sono stati evidenziati cinque pattern di segnalazione come indicatori particolarmente affidabili di interazioni farmacologiche avverse prima che queste venissero stabilite: 1) il sospetto di interazione, come indicato dal segnalatore in un case report; 2) l'assegnazione di due farmaci come interagenti; 3) la presenza di una codifica MeDDRA riferibile a una interazione; 4) la co-segnalazione di un effetto aumentato con una coppia di farmaci; 5) un numero totale in eccesso di segnalazioni contenenti l'ADR e i due farmaci, misurato come Omega(025). In generale, l'inclusione di medicinali concomitanti ha portato a un numero maggiore di interazioni farmacologiche avverse, ma a una sostanziale diminuzione della forza della maggior parte degli indicatori. E' da notare che, in questa valutazione sistematica, l'inclusione di medicinali concomitanti ha completamente eliminato il valore di Omega(025) come indicatore di interazioni avverse.
CONCLUSIONI Il sospetto segnalato di interazione farmacologica nei case report, la codifica di due farmaci come interagenti o la presenza di una specifica codifica MeDDRA, la co-segnalazione di effetti che aumentano in presenza di una coppia di farmaci e l'analisi di disproporzionalità forniscono informazioni uniche per evidenziare interazioni farmacologiche avverse prima che diventino note e documentate in letteratura. Questa è la prima valutazione sistematica che dimostra il valore dell'analisi di disproporzionalità per le interazioni farmacologiche avverse utilizzando un set
di riferimento completo, e il primo studio che utilizza una base più ampia comprendente anche l'informazione clinica per la sorveglianza sistematica delle interazioni farmacologiche avverse.