RIASSUNTO
CONTESTO La sorveglianza delle interazioni farmacologiche che
esitano in reazioni avverse presenti nella
raccolta di Individual Case Safety Reports (ICSRs) non è
adeguatamente
sviluppata. Fino a oggi gli sforzi maggiori
si sono focalizzati sulla analisi di disproporzionalità, ma il
supporto empirico alla sua validità è basato su esempi isolati.
Inoltre, è stata data scarsa attenzione al valore potenziale del
contenuto dettagliato dei ICSR per migliorare la sorveglianza di queste
particolari situazioni di safety.
OBIETTIVO Identificare i pattern di segnalazione che possano essere
indicativi di interazioni farmacologiche
avverse sospette
prima che queste vengano stabilite a livello generale.
METODI È stato messo a punto un set di riferimento di interazioni
farmacologiche
avverse note e di coppie di farmaci per i
quali non è conosciuta una interazione, a partire dalle informazioni
aggiunte al Stockley's Drug Interactions Alerts tra il primo trimestre
del 2007 e il terzo trimestre del 2009. Questo elenco è stato utilizzato
per studiare in modo sistematico nel
WHO Global ICSR Database (VigiBase) le
differenze nei pattern di segnalazione tra le interazioni farmacologiche
avverse
prima che vengano stabilite e convalidate e le ADR causate da coppie di
farmaci che non sono noti interagire.
Lo scopo dello studio comprendeva la valutazione delle proprietà
farmacologiche, quali un metabolismo comune
mediato dal citocromo P450; il sospetto
di
interazione farmacologica come causa dell'ADR esplicitamente
espresso dal segnalatore; dettagli clinici come la dose e la concomitanza
dei trattamenti; il limite inferiore dell'intervallo di credibilità
al 95% di una misurazione di disproporzionalità a tre vie [Omega(025)],
sulla base del numero totale di segnalazioni riferite a due farmaci e
a una ADR in comune. Le analisi sono state effettuate includendo ed escludendo
medicinali concomitanti.
RISULTATI Sono
stati evidenziati cinque pattern di segnalazione
come indicatori particolarmente affidabili di interazioni farmacologiche
avverse prima che queste venissero stabilite: 1) il sospetto di interazione,
come indicato dal segnalatore in un case report; 2) l'assegnazione di
due farmaci come interagenti; 3) la presenza di una codifica MeDDRA riferibile
a una interazione; 4) la co-segnalazione di un effetto aumentato con una
coppia di farmaci; 5) un numero totale in eccesso di segnalazioni contenenti
l'ADR e i due farmaci, misurato come Omega(025). In generale, l'inclusione
di medicinali concomitanti ha portato a un numero maggiore di interazioni
farmacologiche
avverse, ma a una sostanziale diminuzione
della forza della maggior parte degli indicatori. E' da notare che, in
questa valutazione sistematica, l'inclusione
di medicinali concomitanti ha completamente eliminato il valore di Omega(025)
come indicatore di interazioni avverse.
CONCLUSIONI Il sospetto segnalato di interazione farmacologica
nei case report, la codifica di due farmaci come interagenti o la presenza
di una specifica codifica MeDDRA, la co-segnalazione di effetti che aumentano
in presenza di una coppia di farmaci e l'analisi di disproporzionalità
forniscono informazioni uniche per evidenziare interazioni farmacologiche
avverse prima che diventino note e documentate in letteratura. Questa
è la prima valutazione sistematica che dimostra il valore dell'analisi
di disproporzionalità per le interazioni farmacologiche avverse
utilizzando un set di
riferimento completo, e il primo studio che
utilizza una base più ampia comprendente anche l'informazione clinica
per la sorveglianza sistematica delle interazioni farmacologiche avverse.
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