USO DI INIBITORI DI POMPA PROTONICA ED EFFICACIA DI ALENDRONATO NELLA PREVENZIONE DELLE FRATTURE



PROTON PUMP INHIBITOR USE AND THE ANTIFRACTURE EFFICACY OF ALENDRONATE
Abrahamsen B, Eiken P, Eastell R
Arch Intern Med, pubblicato on line il 14 febbraio 2011


In seguito a questo studio osservazionale, gli autori consigliano ai clinici di scoraggiare il ricorso a PPI nel paziente anziano in trattamento con bifosfonati. Si ipotizza infatti una riduzione della protezione da fratture dell'anca esercitata dai bifosfonati con l'utilizzo concomitante della suddetta classe di farmaci.

RIASSUNTO
CONTESTO Gli inibitori di pompa protonica sono ampiamente usati nei pazienti anziani e sono frequentemente co-somministrati negli utilizzatori di bifosfonati orali. Biologicamente, i PPI possono influenzare l'assorbimento di calcio, vitamina B12 e bifosfonati e possono avere effetti sulla pompa protonica coinvolta nell'attività osteoclastica, interferendo così con l'efficacia dei bifosfonati stessi nella prevenzione di fratture. Inoltre, i PPI sono stati correlati al rischio di fratture osteoporotiche.
METODI Studio di coorte aperta, su base di popolazione, basato su un registro nazionale, riguardante 38.088 nuovi utilizzatori di alendronato sodico con una durata media di follow up di 3,5 anni. Il rischio di frattura dell'anca è stato messo in relazione alle prescrizioni di alendronato registrate dalle farmacie.
RISULTATI Per le fratture dell'anca, vi era un'interazione statisticamente significativa tra l'uso di alendronato e PPI (p<0,05). La risposta al trattamento associata a un'aderenza completa alla terapia con alendronato ha comportato una riduzione del rischio del 39% (hazard ratio [HR] 0,61; IC 95% 0,52-0,71; p<0,01) nei pazienti non utilizzatori di PPI, mentre la riduzione del rischio negli utilizzatori concomitanti di PPI non è stata significativa (19%; HR 0,81; 0,64-1,01; p=0,06). L'attenuazione della riduzione del rischio era dose ed età dipendente. Al contrario, non è stato riscontrato alcun effetto significativo nell'uso concomitante di antagonisti dei recettori istaminergici H2.
CONCLUSIONI L'uso concomitante di PPI è stato associato a una perdita dose-dipendente della protezione da fratture dell'anca esercitata da alendronato nei pazienti anziani. Questo è uno studio osservazionale, perciò non può essere prodotta una prova formale del nesso di causalità, ma la relazione dose-risposta e la mancanza di effetti dell'uso pregresso di PPI determinano una ragionevole base per scoraggiare l'uso dei PPI nel controllo dei sintomi del tratto gastrointestinale
superiore in pazienti trattati con bifosfonati.