MORTALITÀ CORRELATA AL TRATTAMENTO CON BEVACIZUMAB IN PAZIENTI CON TUMORI



TREATMENT-RELATED MORTALITY WITH BEVACIZUMAB IN CANCER PATIENTS: A META-ANALYSIS
Ranpura V, Hapani S, Wu S
JAMA 2011; 305:487-94


Con tale studio gli autori hanno cercato di fare chiarezza circa la possibile correlazione tra mortalità e trattamento con bevacizumab in pazienti oncologici, selezionando lavori in cui terapie oncologiche in combinazione con tale farmaco siano paragonate alle stesse in assenza di bevacizumab.

RIASSUNTO
CONTESTO Sono stati riportati eventi avversi fatali (FAEs) in pazienti oncologici trattati con bevacizumab, antiangiogenetico ampiamente utilizzato in combinazione alla chemioterapia. Attualmente, il ruolo di bevacizumab nella mortalità correlata al trattamento non è chiaro.
OBIETTIVO Eseguire una review sistematica e una metanalisi di trial controllati randomizzati (RCT) pubblicati, al fine di determinare il rischio totale di FAE associato a bevacizumab.
SORGENTE DATI Si è cercato di individuare studi rilevanti dai database PubMed, EMBASE e Web of Science così come dagli abstract presentati alle American Society of Clinical Oncology conferences dal gennaio 1966 all'ottobre 2010.
SELEZIONE STUDIO E DATI Gli studi idonei estratti includevano RCT prospettici nei quali il trattamento con bevacizumab in associazione ad altri farmaci chemioterapici o biologici era paragonato alle stesse terapie da sole. Sono stati calcolati il tasso di incidenza complessivo, il rischio relativo (RR) e l'intervallo di confidenza al 95% (IC) usando modelli a effetti casuali o fissi.
SINTESI DATI Sono stati inclusi nelle analisi 10.217 pazienti
con diversi tipi di tumori solidi in stadio avanzato, provenienti da 16 RCT. L'incidenza complessiva di FAE con bevacizumab era del 2,5% (1,7%-3,9%). Rispetto alla sola chemioterapia, l'aggiunta di bevacizumab risultava associata a un incremento del rischio di FAE, con un RR di 1,46 (1,09-1,94; p=0,01; incidenza 2,5% vs 1,7%). Questa associazione variava significativamente con diversi agenti chemioterapici (p=0,045) ma non per i differenti tipi di tumori (p=0,13) o dosaggi di bevacizumab (p=0,16). Bevacizumab era associato a un incremento del rischio di FAE in pazienti in trattamento con taxano o agenti a base di platino (RR 3,49; 1,82-6,66; incidenza 3,3% vs 1,0%), ma non lo era quando usato in concomitanza con altri agenti (RR 0,85; 0,25-2,88; incidenza 0,8% vs 0,9%). Le cause più comuni di FAE erano emorragia (23,5%), neutropenia (12,2%) e perforazione del tratto gastrointestinale (7,1%).
CONCLUSIONI In una metanalisi di RCT, bevacizumab in combinazione con chemioterapici o terapie biologiche, comparato con la sola chemioterapia, era associato a un incremento della
mortalità correlata al trattamento.