MONITORAGGIO INTENSIVO DI PREGABALIN: RISULTATI DI UNO STUDIO OSSERVAZIONALE WEB-BASED



INTENSIVE MONITORING OF PREGABALIN: RESULTS FROM AN OBSERVATIONAL, WEB-BASED, PROSPECTIVE COHORT STUDY IN THE NETHERLANDS USING PATIENTS AS A SOURCE OF INFORMATION
Härmark L, van Puijenbroek E, Straus S, van Grootheest K
Drug Saf 2011; 34:221-31


Il Lareb Intensive Monitoring, studio di coorte prospettico osservazionale olandese, si prefigge di approfondire le conoscenze sul pregabalin, utilizzando un sistema di monitoraggio intensivo web based, coinvolgendo 1373 utilizzatori attraverso le farmacie.

RIASSUNTO
CONTESTO Pregabalin è uno dei primi farmaci registrati per il trattamento del dolore neuropatico. È anche indicato come adiuvante nel trattamento dell'epilessia e del disturbo d'ansia generalizzata. È un analogo del GABA ed esercita la sua azione legandosi alla subunità a2-d dei canali del calcio voltaggio-dipendente, determinando una riduzione del rilascio sinaptico di neurotrasmettitore.
OBIETTIVO Approfondire la safety e il profilo di utilizzo di pregabalin nella pratica quotidiana, sfruttando le informazioni riportate dai pazienti attraverso un sistema di monitoraggio intensivo web-based nel Netherlands Pharmacovigilance Centre Lareb.
METODI Il Lareb Intensive Monitoring è uno studio di coorte prospettico osservazionale, senza limiti di inclusione o esclusione rispetto ai trial clinici. I nuovi utilizzatori di pregabalin sono stati identificati attraverso la segnalazione di una prima prescrizione dalle farmacie che hanno partecipato al monitoraggio intensivo dal 1 agosto 2006 al 31 gennaio 2008. Questi pazienti ricevevano nella farmacia informazioni circa lo studio su pregabalin. Nella registrazione on-line, venivano raccolte le caratteristiche del paziente e le informazioni su pregabalin e su altri farmaci concomitanti. Dopo la registrazione, il paziente riceveva questionari via mail a 2 settimane, 6 settimane, 3 mesi e 6 mesi dall'inizio della terapia. In questi erano indagate possibili reazioni avverse da farmaci (ADR). Le reazioni non presenti nel foglietto illustrativo di pregabalin, e quelle presenti ma interessanti per altre ragioni, sono state analizzate caso per caso.
RISULTATI In totale 1373 pazienti hanno compilato la form di registrazione on-line. L'età media dei partecipanti era di 54,5 anni (range 11-89), con il 58,0% di donne. Le indicazioni per l'uso di pregabalin erano dolore neuropatico nell'85% dei partecipanti. La dose media giornaliera era di 201 mg e l'80,5% di utilizzatori assumeva le capsule da 75 mg. A tutti i pazienti registrati nello studio era stato inviato un questionario; 1051 (76%) pazienti hanno compilato almeno un questionario. Non vi sono state differenze statisticamente significative riguardo il sesso, l'età o il dosaggio giornaliero tra quest'ultimo gruppo e i pazienti che si erano registrati, ma che non avevano compilato il questionario. É stata riportata almeno un'ADR dal 69,3% dei pazienti e 11 di questi ne hanno riportata una grave. Le 5 ADR più frequentemente riportate sono state vertigini, sonnolenza, senso di ubriachezza, affaticamento e incremento di peso. Quattro associazioni sono state ulteriormente analizzate. Il mal di testa è stato valutato per la sua alta frequenza. Il periodo di insorgenza andava da poche ore a 5 mesi, con un tempo medio di inizio di 2 giorni. Il mal di testa in 15 report era passato senza sospendere il farmaco e in 10 casi dopo la sospensione. Il dolore alla parte superiore dell'addome, la possibile interazione tra pregabalin e gli ipoglicemizzanti e l'ideazione suicidaria sono stati considerati dei segnali.
CONCLUSIONI Il monitoraggio intensivo web-based è un tipo di studio prospettico osservazionale di coorte; esso potrà quindi tracciare un profilo di utilizzo di pregabalin e delle sue ADR nella pratica giornaliera. Questo studio indica che il pregabalin è relativamente sicuro. Undici pazienti (<1%) hanno avuto esperienza di ADR gravi durante l'utilizzo del farmaco. Le ADR possibili più spesso segnalate corrispondono a quelle più frequentemente riportate durante i trial clinici. Lo studio dimostra che il sistema di monitoraggio intensivo web-based può contribuire a una maggiore conoscenza delle reazioni, come il mal di testa, con la possibilità di quantificare e avere informazioni sulla latenza e sulla durata della reazione. Si possono anche individuare segnali degni di ulteriori indagini, come il dolore addominale e la possibile interazione con gli antidiabetici.