IPERKALIEMIA POTENZIALMENTE FATALE INDOTTA DA FARMACI



LIFE-THREATENING DRUG-ASSOCIATED HYPERKALEMIA: A RETROSPECTIVE STUDY FROM LABORATORY SIGNALS
Noize P, Bagheri H, Durrieu G, et al.
Pharmacoepidemiol Drug Saf, pubblicato on line il 16 marzo 2011


Questo studio mette in evidenza la frequenza e la potenziale letalità dell'iperkaliemia da farmaci. Anche se grave, nessuno dei casi di iperkaliemia da farmaco identificati nello studio erano stati segnalati spontaneamente al centro regionale di farmacovigilanza.

RIASSUNTO
SCOPO L'iperkaliemia potenzialmente fatale può essere indotta dai farmaci ed è prevenibile nei pazienti a rischio. Questo studio è stato disegnato per descrivere casi gravi di iperkaliemia da farmaci.
METODI Soggetti adulti con concentrazioni seriche di potassio oltre 6,5 mmol/L, rilevate al momento del ricovero o durante la degenza ospedaliera nei reparti di nefrologia, cardiologia, geriatria, pronto soccorso o unità di terapia intensiva, sono stati identificati dai laboratori biologici di ospedali e cliniche nella regione del Midi-Pirenei (Francia sud-occidentale). Sono stati esclusi i pazienti dializzati con nefropatia allo stadio terminale. I dati sono stati raccolti dai file medici. L'iperkaliemia era definita farmaco-associata se al momento dell'insorgenza il paziente era in terapia con almeno un farmaco noto per la capacità di aumentare le concentrazioni seriche di potassio (farmaci assunti in regime extraospedaliero per quanto riguarda la iperkaliemia rilevata al ricovero; farmaci assunti in regime extraospedaliero e proseguiti in ospedale o farmaci introdotti al ricovero per quanto riguarda riguarda la iperkaliemia rilevata durante la degenza in ospedale).
RISULTATI Di 168 casi di iperkaliemia, 102 (60,7%) sono stati classificati come farmaco-associati. Riguardavano pazienti anziani (età media 76,1 anni) spesso con ipertensione arteriosa e/o patologie cardiache (88,2%). Fattori di rischio, soprattutto l'insufficienza cardiaca acuta, erano presenti in quasi tutti i casi (98,0%). I farmaci maggiormente coinvolti erano ACE-inibitori (47,1%), spironolattone (41,2%), sartani (23,5%) e integratori di potassio (23,5%). Nel 10% dei casi, la morte poteva essere attribuita a iperkaliemia.
CONCLUSIONI I database di laboratorio hanno consentito un'esauriente identificazione dei casi di iperkaliemia. La frequenza di questo evento avverso farmaco-correlato e le caratteristiche dei casi esaminati suggeriscono che il trattamento con farmaci noti per aumentare le concentrazioni seriche di potassio possa essere inappropriato, specialmente in merito a eventuali associazioni con altri farmaci o alle indicazioni d'uso, e ad alto rischio per i pazienti predisposti.