ESPOSIZIONE AL MERCURIO E RISCHIO DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI IN DUE COORTI AMERICANE



MERCURY EXPOSURE AND RISK OF CARDIOVASCULAR DISEASE IN TWO U.S. COHORTS
Mozaffarian D, Shi P, Morris JS, et al.
N Engl J Med 2011; 364:1116-25


Questo studio prospettico su due ampie coorti americane di uomini e donne non ha evidenziato alcune relazione tra l'esposizione alimentare al mercurio e un rischio aumentato di malattie cardiovascolari.

RIASSUNTO
CONTESTO L'esposizione al metilmercurio, derivata dal consumo di pesce, è stato collegata al potenziale aumento del rischio di malattie cardiovascolari, ma l'evidenza emersa in
precedenti studi è contraddittoria. Inoltre l'azione benefica del consumo di pesce e di selenio può modificare questo effetto.
METODI
Sono stati identificati prospetticamente 3427 casi incidenti di malattie cardiovascolari (malattie coronariche e ictus) tra i soggetti arruolati in due coorti americane (complessivamente 51.529 uomini e 121.700 donne), la cui unghia del piede era stata conservata. I casi sono stati confrontati concontrolli risk-set-sampled appaiati per età, sesso, razza e fumo. Sono state determinate le concentrazioni di mercurio e selenio nell'unghia con l'uso di analisi per attivazione neutronica. Altre caratteristiche demografiche, fattori di rischio cardiovascolare, consumo di pesce e stile di vita sono stati valutati mediante questionari standardizzati. Le associazioni tra l'esposizione al mercurio e le malattie cardiovascolari incidenti sono state esaminate con l'utilizzo di regressione logistica condizionale.
RISULTATI La media delle concentrazioni di mercurio nell'unghia era di 0,23
µg per grammo (intervallo interdecile 0,06-0,94) nel caso dei partecipanti e 0,25 µg per grammo (intervallo interdecile 0,07-0,97) nei controlli. Nelle analisi multivariate, i participanti con la più alta esposizione di mercurio non avevano un rischio più alto di malattie cardiovascolari. Dopo confronto del quinto quintile di esposizione al mercurio con il primo quintile, i rischi relativi erano i seguenti: malattie coronariche 0,85 (IC 95% 0,69-1,04; P=0,10 per il trend); ictus 0,84 (0,62-1,14; P=0,27 per il trend); malattie cardiovascolari totali 0,85 (0,72-1,01; P=0,06 per il trend). I risultati erano simili nelle analisi dei partecipanti con basse concentrazioni di selenio, o in generale con un basso consumo di pesce, e in diverse analisi aggiuntive di sensibilità.
CONCLUSIONI Non è stata riscontrata alcuna evidenza di effetti avversi clinicamente rilevanti causati dall'esposizione al mercurio (per i livelli considerati in questo studio)
in individui adulti americani, in termini di malattie coronariche, ictus o di malattie cardiovascolari in generale.