RIASSUNTO
CONTESTO L'amnesia iatrogena è una delle principali eziologie dell'amnesia transiente. Benzodiazepine e farmaci anticolinergici sono ritenuti i maggiori responsabili di questo disturbo. L'impatto dei farmaci sulla memoria è particolarmente critico nelle persone anziane, principalmente a causa della politerapia a cui sono sottoposte.
SCOPO Indagare le associazioni indicate dalle segnalazioni tra disturbi della memoria e farmaci sospetti.
METODI E' stato usato un metodo caso/non-caso nel PharmacoVigilance Database francese (FPVD). I casi erano segnalazioni di perdita di memoria nel FPVD tra gennaio 2000 e dicembre 2009. I non-casi erano tutte le segnalazioni nello stesso periodo. Per stabilire l'associazione tra deficit di memoria e assunzione di farmaci, è stato calcolato l'odds ratio per 284 reazioni avverse a farmaci, con IC 95%.
RISULTATI Tra le 188.284 segnalazioni nel FPVD nel periodo di studio, sono stati identificati 519 casi di perdita di memoria. Il rapporto tra sessi era 0,6 e l'età media era 54 anni (range 4-93 anni). Il maggior numero di casi aveva coinvolto soggetti di 40-49 anni e 50-59 anni. L'evoluzione dell'evento era favorevole nel 63% dei casi. E' stato trovato un OR significativo per benzodiazepine (alprazolam, bromazepam, prazepam, clonazepam, …), ipnotici benzodiazepinici (zolpidem, zopiclone), antidepressivi (fluoxetina, paroxetina, venlafaxina), analgesici (morfina, nefopam, tramadolo), anticonvulsivanti (topiramato, pregabalin, levetiracetam, …), antipsicotici (aripiprazolo, litio) e altri farmaci come triesifenidile, ciclosporina e isotretinoina.
CONCLUSIONI Questo studio conferma l'associazione tra i disturbi della memoria e alcuni farmaci come benzodiazepine o anticonvulsivanti, ma altri farmaci come ipnotici benzodiazepinici, nuovi anticonvulsivanti, antidepressivi SRI, isotretinoina e ciclosporina erano significativamente associati a disturbi della memoria, sebbene la relazione fosse poco o per nulla descritta in letteratura. Tenendo conto dei limiti di questo studio nel FPVD (under-reporting, notoriety bias* …), il metodo caso/non-caso consente di identificare e valutare le associazioni tra esposizioni a farmaci e reazioni avverse specifiche, come i disordini della memoria, e può così generare segnali e orientare la ricerca verso studi prospettici volti a confermare tali associazioni.

* sovrasegnalazione di ADR relative a farmaci coinvolti in particolari problemi di sicurezza.