USO DI INIBITORI DELLE FOSFODIESTERASI-5 E PERDITA DELL'UDITO



VIAGRA DEAFNESS - SENSORINEURAL HEARING LOSS AND PHOSPHODIESTERASE-5 INHIBITORS
Khan AS, Sheikh Z, Khan S, et al.
Laryngoscope 2011; 121:1049-54


Questo studio fornisce evidenze a supporto di una possibile associazione tra l'uso di inibitori delle fosfodiestrasi-5, quali il Viagra, e la perdita di udito.

RIASSUNTO
CONTESTO L'uso di Viagra (sildenafil) e degli inibitori della fosfodiesterasi-5 (PDE-5) si è moltiplicato dal suo lancio più di un decennio fa. Un crescente corpo di evidenze indica una significativa morbilità associata agli effetti collaterali di questa classe di farmaci. E' stata recentemente segnalata la perdita di udito in concomitanza con l'uso dell'inibitore PDE-5, ma pochi studi hanno valutato il nesso di causalità.
SCOPO Esaminare e analizzare la letteratura attuale sul tema, proporre possibili meccanismi fisiologici e indagare la segnalazione mondiale di questo effetto avverso.
METODI E MATERIALI Sono state contattate Agenzie di farmacovigilanza in Nord America, Europa, Australasia per raccogliere segnalazioni sulla perdita dell'udito associata agli inibitori PDE-5. Le segnalazioni sono state esaminate per escludere quelle in cui erano presenti altre cause di perdita uditiva.
RISULTATI Dalle pubblicazioni scientifiche e dalle Agenzie di farmacovigilanza sono stati ottenuti 47 casi di ipoacusia neurosensoriale in cui era presente l'associazione temporale tra evento e assunzione dell'inibitore PDE-5. I casi avevano una età media di 56,6 anni, e il rapporto maschi-femmine era di 7:1. L'88% per cento delle segnalazioni riguardava esiti unilaterali con una distribuzione sinistra/destra uguale. La perdita dell'udito si verificava entro 24 ore dall'assunzione dell'inibitore PDE-5 nel 66,7% (n=18) dei casi. Sildenafil era coinvolto in oltre il 50% dei casi.
CONCLUSIONI Vi sono evidenze crescenti su una possibile associazione tra inibitori PDE-5 e perdita uditiva neurosensoriale, madiata da plausibili meccanismi fisiologici. E' fondamentale una maggiore consapevolezza su questo effetto avverso disabilitante tra gli operatori sanitari incaricati di prescrivere questo farmaco.