RIASSUNTO
CONTESTO L'uso di Viagra (sildenafil) e degli inibitori della fosfodiesterasi-5
(PDE-5) si è moltiplicato dal suo lancio più di un decennio
fa. Un crescente corpo di evidenze indica una significativa morbilità
associata agli effetti collaterali di questa classe di farmaci. E' stata
recentemente segnalata la perdita di udito in concomitanza con l'uso dell'inibitore
PDE-5, ma pochi studi hanno valutato il nesso di causalità.
SCOPO Esaminare e analizzare la letteratura attuale sul tema, proporre
possibili meccanismi fisiologici e indagare la segnalazione mondiale di
questo effetto avverso.
METODI E MATERIALI Sono state contattate Agenzie di farmacovigilanza
in Nord America, Europa, Australasia per raccogliere segnalazioni sulla
perdita dell'udito associata agli inibitori PDE-5. Le segnalazioni sono
state esaminate per escludere quelle in cui erano presenti altre cause
di perdita uditiva.
RISULTATI Dalle pubblicazioni scientifiche e dalle Agenzie di farmacovigilanza
sono stati ottenuti 47 casi di ipoacusia neurosensoriale in cui era presente
l'associazione temporale tra evento e assunzione dell'inibitore PDE-5.
I casi avevano una età media di 56,6 anni, e il rapporto maschi-femmine
era di 7:1. L'88% per cento delle segnalazioni riguardava esiti unilaterali
con una distribuzione sinistra/destra uguale. La perdita dell'udito si
verificava entro 24 ore dall'assunzione dell'inibitore PDE-5 nel 66,7%
(n=18) dei casi. Sildenafil era coinvolto in oltre il 50% dei casi.
CONCLUSIONI Vi sono evidenze crescenti su una possibile associazione
tra inibitori PDE-5 e perdita uditiva neurosensoriale, madiata da plausibili
meccanismi fisiologici. E' fondamentale una maggiore consapevolezza su
questo effetto avverso disabilitante tra gli operatori sanitari incaricati
di prescrivere questo farmaco.
|