I PEDIATRI ESPRIMONO PREOCCUPAZIONE PER UN CONSUMO NON CONTROLLATO DI INTEGRATORI ALIMENTARI NEI BAMBINI



Fonte: Adnkronos Salute. 12 maggio 2011



Troppi integratori, spacciati come tutti naturali, vengono dati a bambini e ragazzini, senza preoccuparsi delle conseguenze. In molti casi anche gravi. E' l'allarme lanciato da Mati Berkovitch, presidente dell'Israele Society of Pediatric, dal I congresso internazionale sull'assistenza primaria pediatrica, in corso a Tel Aviv. Pillole e sciroppi, venduti come integratori, vengono utilizzati per placare le coliche gassose dei neonati o la tosse nei più grandicelli, ma anche per dimagrire. Questi prodotti, spiega il pediatra, "sono poco valutati scientificamente. Vengono spacciati come prodotti naturali, ma contengono moltissimi ingredienti, non tutti noti e non tutti naturali. In alcuni contro le coliche dei neonati - avverte - c'è un 20% d'alcol, in altri per la tosse un sedativo che non può essere somministrato ai bimbi piccoli".
Non si tratta, dunque, di sostanze naturali e innocue. E si possono correre non pochi rischi. "Riceviamo dagli stessi cittadini - prosegue - numerose segnalazioni di reazioni avverse da integratori nei bambini. In alcuni casi anche gravi. E nell'ospedale in cui lavoro io, molti bambini arrivano in gravi condizioni. Vediamo numerosi i casi di tossicita' epatica". "Alcune settimane fa - racconta il pediatra israeliano - è arrivato in ospedale un ragazzo di 15 anni, ricoverato per insufficienza renale transitoria e problemi cardiaci. Prendeva un dimagrante che doveva essere tutto naturale, aveva perso 6 kg in 6 settimane". L'adolescente si è ripreso, ma "le analisi hanno evidenziato nelle capsule la presenza di 23 mg e di 32 mg di sibutramina, 3 volte la dose consueta" di questo anoressizzante, ritirato dal commercio in diversi Paesi.
Esprime preoccupazione sull'uso, a volte abuso, di questi prodotti e sulle conseguenze anche il farmacologo Achille Caputi. "C'è un problema di controlli e non c'è un sistema di monitoraggio sugli effetti collaterali. Questi prodotti non sono sottoposti agli stessi test dei farmaci e non conosciamo gli effetti di alcune sostanze nell'interazione con i medicinali nè le conseguenze del fatto che vengono assunti da persone sane", sottolinea il past-president della Societa' italiana di farmacologia.