Basta
con gli integratori dietetici "fat burner", quelli che promettono
di bruciare il grasso corporeo in poco tempo e a costo zero. Nel 15% dei
casi contengono una percentuale variabile di sostanze non dichiarate,
in prevalenza anabolizzanti, che mettono a rischio di effetti collaterali
spiacevoli, come l'atrofia testicolare, l'impotenza, ma anche seri danni
ad organi come il fegato oppure all'apparato cardiovascolare. È
l'allarme lanciato dall'Aimef al 18° Congresso Nazionale appena concluso
a Chia (CA).
Spesso, sottolineano gli esperti dell'Aimef, tali rischi sono associati
a prodotti venduti on line, al di fuori di qualsiasi controllo da parte
delle autorità sanitarie. "Gran parte degli integratori alimentari
incontrollati contiene Efedrina, talvolta anche ad alte dosi, come dimostrano
le molte ricerche effettuate negli anni scorsi", spiega Antonio Ingarozza,
della Scuola di Medicina dello Sport dell'Università di Firenze.
"Un problema - ha aggiunto - che si è ulteriormente aggravato
con la scoperta, fatta da uno studio internazionale condotto in 13 paesi
occidentali nel 2001, che nel 15% dei casi gli integratori contengono
una percentuale variabile di sostanze non dichiarate, in prevalenza anabolizzanti.
La maggior parte delle persone che assumono tali sostanze - continua Ingarozza
- non è minimamente consapevole dei rischi che corre, in particolare
della possibilità di subire effetti collaterali assai spiacevoli,
come un calo della libido, l'atrofia testicolare, l'impotenza, ma anche
seri danni ad organi come il fegato oppure all'apparato cardiovascolare,
che viene sottoposto ad un accelerazione del processo di aterosclerosi".
La situazione, evidenziano gli esperti, è decisamente diversa se
si fa ricorso, invece, a prodotti provenienti da aziende riconosciute,
sulle quali si esercita la costante vigilanza delle autorità preposte.
"E' auspicabile che sul consumo di tali sostanze possa esprimersi
il medico di famiglia" commenta il presidente Aimef, Tristano Orlando,
sottolineando che una corretta alimentazione renderebbe del tutto inutile
l'uso degli integratori, evitando così anche i problemi del loro
faticoso "smaltimento" da parte dell'organismo, compito che
grava pesantemente su fegato e reni.
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