RIASSUNTO
CONTESTO L'etichettatura e il foglietto illustrativo dei prodotti
sono una fonte primaria di informazioni sulla sicurezza dei farmaci per
i medici. Tuttavia, l'efficacia di questi elementi nel comunicare gli
eventi avversi da farmaco (ADE) può essere diminuita da un problema
di "overwarning", in cui elenchi eccessivamente lunghi
e complessi di potenziali reazioni possono provocare un sovraccarico di
informazioni. L'obiettivo di questo studio è stato quello di produrre
dati quantitativi completi sui modelli di etichettatura degli ADE.
METODI Sono stati recuperati tutti i labeling dei farmaci
disponibili a partire dal 17 Dicembre 2009. È stato sviluppato
uno strumento software, conosciuto come Structured Product Label Information
Coder and Extractor (SPLICER), che estrae i dati sugli ADE da Structured
Product Labels (SPL). Sono stati analizzati 5602 SPL con SPLICER e
sono state eseguite statistiche descrittive sulla conta degli ADE estratti.
E' stato usato il test di Wilcoxon della somma dei ranghi per effettuare
le analisi dei sottogruppi per 4 parametri: frequenza di prescrizione,
categoria terapeutica, data di approvazione e formato del labeling.
RISULTATI Sono stati estratti 534.125 ADE da 5602 SPL. Il numero
di ADE unici per foglietto illustrativo andava da 0 a 525, con una mediana
di 49 e una media di 69,8. All'estremo superiore, sono state identificate
588 labeling con più di 150 ADE e 84 con più di 300
ADE.
In termini di frequenza di prescrizione, le etichette per i 200 farmaci
più comunemente dispensati contenevano molti più ADE di
altre etichette (mediana 79 vs 47; p<0,001). Aggregando i farmaci per
specialità medica, sono stati trovati più ADE nei farmaci
relativi a neurologia (n 168), psichiatria (n 116) e reumatologia (n 111).
Guardando la data di approvazione, è stato osservato che i nuovi
farmaci riportavano significativamente più ADE rispetto ai vecchi
farmaci, e i farmaci approvati durante gli anni 80 e 90 riportavano il
più alto numero complessivo di ADE.
COMMENTO Il volume di ADE era notevolmente elevato, in particolare
nei farmaci più recenti e più comunemente prescritti, come
pure nei farmaci psichiatrici e neurologici. Questi modelli non sono del
tutto inaspettati. I nuovi farmaci devono affrontare studi clinici più
rigorosi e sorveglianza post-marketing in confronto con i farmaci più
datati. Allo stesso modo, i farmaci comunemente prescritti generano più
segnalazioni di ADE rispetto ai farmaci meno comuni a causa del volume
di esposizione dei pazienti. L'elevato volume di ADE riscontrato nel labeling
dei farmaci neuropsichiatrici può dipendere sia dalla popolazione
di pazienti che dagli effetti dei farmaci stessi. Eppure, mentre un elevato
numero di ADE riportati non è necessariamente indicativo di vera
tossicità del farmaco, la presenza di un tale eccesso di dati può
indurre un sovraccarico di informazioni e ridurre la comprensione delle
avvertenze di sicurezza da parte del medico.
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