USO DI ANTICOLINERGICI E DISTURBI COGNITIVI NEGLI ANZIANI



ANTICHOLINERGIC MEDICATION USE AND COGNITIVE IMPAIRMENT IN THE OLDER POPULATION: THE MEDICAL RESEARCH COUNCIL COGNITIVE FUNCTION AND AGEING STUDY
Fox C, Richardson K, Maidment ID, et al.
J Am Geriatr Soc, pubblicato on line il 24 giugno 2011


L'attività anticolinergica di antistaminici, tranquillanti e antidepressivi triciclici, comunemente assunti dagli anziani, aumenta il rischio di demenza e morte, interferendo con l'acetilcolina, neurotrasmettitore chiave nel funzionamento cognitivo del cervello.

RIASSUNTO
OBIETTIVI Determinare se l'uso di farmaci con possibile e definita attività anticolinergica aumenti il rischio di deterioramento cognitivo e di mortalità nelle persone anziane e se questo rischio sia cumulativo.
DISEGNO Studio longitudinale di 2 anni con partecipanti arruolati nel Medical Research Council Cognitive Function and Ageing Study tra il 1991 e il 1993.
CONTESTO Partecipanti residenti in comunità e istituzionalizzati.
PARTECIPANTI 13.004 partecipanti di almeno 65 anni di età.
END POINT Uso al basale di anticolinergici possibili o definiti, determinato secondo la Anticholinergic Cognitive Burden Scale e capacità cognitive valutate utilizzando il Mini-Mental State Examination (MMSE). L'end point principale era il calo del punteggio MMSE a 2 anni.
RISULTATI Al basale, il 47% della popolazione utilizzava un farmaco con possibili proprietà anticolinergiche, mentre il 4% utilizzava un farmaco con proprietà anticolinergiche dichiarate. Dopo aggiustamento per età, sesso, livello di istruzione, classe sociale, numero di farmaci non anticolinergici, numero di comorbilità e prestazioni cognitive al basale, l'uso di farmaci con effetti anticolinergici definiti era associato a una diminuzione del punteggio MMSE di 0,33 punti in più (IC 95% 0,03-0,64; p=0,03) rispetto alla non assunzione di anticolinergici, mentre l'uso di possibili anticolinergici al basale non era associato ad un ulteriore declino (punteggio MMSE 0,02; da -0,14 a 0,11; p<0,79). La mortalità a due anni era maggiore per coloro che assumevano anticolinergici definiti (OR 1,68; 1,30-2,16; p<0,001) e possibili (OR 1,56; 1,36-1,79; p<0,001).
CONCLUSIONE L'uso di farmaci con attività anticolinergica aumenta il rischio cumulativo di compromissione cognitiva e di mortalità.