EPATITE COLESTATICA ACUTA INDOTTA DA ACIDO TIOTTICO



THIOCTIC ACID-INDUCED ACUTE CHOLESTATIC HEPATITIS
Ezequiel Ridruejo, Teresa Castiglioni, and Marcelo O Silva
Ann Pharmacother 2011; 45:e43



OBIETTIVO Riportare un caso di epatite colestatica severa causata da acido tiottico o alfa-lipoico in un paziente con polineuropatia periferica diabetica e insufficienza renale cronica moderata.
RIASSUNTO DEL CASO Un uomo di 63 anni con diabete di tipo 2, ipertensione, ipotiroidismo e insufficienza renale cronica allo stadio 2 è stato visitato presso un ambulatorio di epatologia per febbre, astenia, nausea e prurito. A causa della presenza di una forma sintomatica di neuropatia diabetica, venne trattato con acido tiottico 600 mg/die. Le transaminasi, misurate prima del trattamento, mostravano livelli nel range di normalità.
I sintomi peggiorarono progressivamente e 45 giorni dopo l'inizio del farmaco insorse febbre di basso grado e aumentarono i livelli degli enzimi epatici: AST 114 IU/L [range di riferimento <40]), ALT 191 IU/L [<35]), ALP 562 IU/L [<130]),e gamma-GT 592 IU/L [<50]). Il farmaco fu interrotto due giorni dopo il ricovero. Quattro mesi dopo la prima visita, i suoi livelli di AST, ALT, e ALP si erano normalizzati, mentre i livelli di gamma-GT erano scesi a 88 IU/L.
Poichè i sintomi neuropatici tornarono a peggiorare, venne ripristinata la terapia con acido tiottico. Due mesi dopo ricomparvero prurito, nausea e astenia, accompagnati da livelli enzimatici chiaramente anormali (AST 100 IU/L, ALT 129 IU/L, ALP 161 IU/L, GGT 180 IU/L). Il farmaco venne nuovamente interrotto e la funzionalità epatica ritornò alla normalità due mesi dopo.
DISCUSSIONE L'acido alfa-lipoico, una vitamina liposolubile molto piccola che si compone di otto atomi di carbonio e due di zolfo, è un cofattore dei numerosi enzimi che intervengono nella decarbossilazione ossidativa del piruvato e di altri chetoacidi, in tali reazioni l'acido alfa-lipoico è continuamente rigenerato. Studi recenti hanno dimostrato come questa molecola sia importante anche per il controllo del glucosio e delle neuropatie associate alla malattia diabetica e per la prevenzione di patologie come la cataratta e l'ictus. La sua somministrazione sembra essere sicura e, a conoscenza degli autori, non ci sono in letteratura report riguardanti una possibile tossicità epatica associata al suo uso. La scala Roussel Uclaf per la valutazione del nesso di causalità indicava una associazione altamente probabile tra evento e farmaco in questo paziente; la scala di Maria e Victorino indicava invece una associazione probabile.