RIASSUNTO
OBIETTIVO Segnalare un caso di shock fulminante non fatale ed edema
polmonare non cardiogeno indotto da dipiridamolo somministrato per via
endovenosa.
PRESENTAZIONE DEL CASO Una donna di 73 anni si presentò
dal suo cardiologo per effettuare una scintigrafia miocardica con dipiridamolo.
Qualche minuto dopo la somministrazione intravenosa di dipiridamolo 0,57
mg/kg in 4 minuti la paziente iniziò
ad ansimare con successivo collasso cardiovascolare ed edema polmonare,
condizione che richiese ossigeno al 100% e intubazione endotracheale.
La paziente non aveva mai assunto dipirimadolo prima di allora e non
erano documentate altre medicazione o esposizioni
nel periodo di poco precedente al verificarsi del collasso.
Durante il trasferimento in ospedale, sviluppò shock refrattario
a diversi vasopressori, che si risolse solo dopo infusioni continue di
adrenalina. La paziente presentava anche un grave edema polmonare che
richiese la ventilazione invasiva, 100% di ossigeno inspirato, e pressione
positiva di fine espirazione di 24 cm H2O.
L'ecocardiogramma non mostrava una nuova disfunzione ventricolare sinistra
e vi erano segni di riempimento non sufficiente del cuore destro, che
supportarono una diagnosi di edema polmonare non cardiogeno. Sia lo shock
che l'edema polmonare si risolsero entro 12 ore.
DISCUSSIONE L'ipotensione associata a dipiridamolo è stata
riportata in un numero di serie di casi e registri. Le descrizioni dettagliate
dei casi singoli, tuttavia, non sono disponibili in letteratura per permettere
la comprensione del meccanismo di shock a seguito dell'ipotensione derivante
dalla scintigrafia miocardia con dipirimadolo somministrato per endovena.
Il caso descritto è eccezionale in quanto i risultati dell'ecocardiografia
hanno supportato una diagnosi di shock ipovolemico (piuttosto che cardiogeno).
Questo è il primo caso di grave
edema polmonare (molto probabilmente non
cardiogeno) associato a infusione endovenosa di dipiridamolo. Una valutazione
obiettiva di causalità ha suggerito che il collasso cardio-polmonare
di questa paziente fu probabilmente correlato a dipiridamolo.
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