INSUFFICIENZA CARDIACA DA FARMACI



DRUG-INDUCED HEART FAILURE
Carleton CB, Antoine TJ
American Journal of Health-System Pharmacy 2011; 68:1791-1804


Questa revisione della letteratura degli ultimi 50 anni si focalizza sull'individuazione di tutti i possibili farmaci in grado di indurre o peggiorare l'insufficienza cardiaca.

RIASSUNTO
SCOPO Rivedere le evidenze pubblicate in letteratura su un possibile ruolo di vari farmaci nel causare o esacerbare l'insufficienza cardiaca (heart failure, HF) e discutere sulle precauzioni e sulle strategie di gestione del loro uso nella pratica clinica.
SOMMARIO E' stata condotta una ricerca in letteratura per identificare i report di HF di nuova insorgenza o di esacerbazioni della malattia associate all'uso di farmaci, pubblicati dal 1960 a gennaio 2011.
Sono emerse numerose evidenze dai trial clinici controllati che hanno permesso, da una parte, di migliorare la comprensione delle cause già note della sintomatologia dello scompenso cardiaco indotto da farmaci (es. tiazolidinedioni e alcuni vecchi chemioterapici) e dall'altra di coinvolgere un'ampia gamma di farmaci di uso comune (es. inibitori della tirosin-chinasi, agenti modificatori di risposte biologiche) quali agenti causali o contribuenti all'insorgenza della malattia.
Tra i vari farmaci riportati nei casi di HF farmaco-indotta, alcuni sono stati collegati anche a un rischio significativamente aumentato di ictus, infarto miocardico e di morte, soprattutto nei pazienti con patologie cardiovascolari (CV) o fattori di rischio CV.
Negli ultimi anni, i dati e la sorveglianza post-marketing hanno associato alcuni nuovi farmaci, tra cui l'antiaritmico dronedarone, l'antimicotico itraconazolo e gli anti-cancro trastuzumab, lapatinib, e bevacizumab, a gravi effetti cardiaci non riportati durante gli studi clinici.
CONCLUSIONE Lo scompenso cardiaco su base iatrogena è risultato associato a svariati farmaci. I pazienti in terapia con questi prodotti coinvolti in segnalazioni di nuova insorgenza di HF o di sua esacerbazione dovrebbero essere monitorati per la comparsa di segni e sintomi di effetti cardiovascolari.