Eugenia
Gallo. Dipartimento di Farmacologia, Università di Firenze Fonte: Fitoterapia 33. 19 settembre 2011 |
Le informazioni dei prodotti a base di erbe riportate in etichetta potrebbero non riflettere in maniera accurata il loro contenuto. Eventi avversi o interazioni con farmaci di sintesi attribuiti a specifiche erbe potrebbero in verità essere dovuti a errate identificazioni, errori di etichettatura o di posologia. |
È
a discrezione del produttore riportare in etichetta, informazioni sulla
sicurezza e controindicazioni. Come conseguenza, qualche etichetta potrebbe
risultare non chiara, incompleta e non esaustivamente dettagliata così
da minimizzare i rischi per i consumatori. Da una nostra indagine svolta
sui dati di vendita di 300 farmacie distribuite in tutta Italia, è
emerso che il "mercato del naturale" incide per il 31,9% sulle
vendite totali dei prodotti nel canale farmacia, così è
nata l'esigenza di condurre un'indagine mirata ad evidenziare le caratteristiche
dei prodotti contenenti piante officinali che sono attualmente tra i più
venduti nelle farmacie italiane. Il tentativo è stato quello di
capire se le informazioni poste sulle etichette delle confezioni di tali
prodotti si presentassero effettivamente chiare ed esaurienti nel comunicare
al consumatore tutte le notizie atte a garantire una assunzione che fosse
la più sicura possibile. Abbiamo esaminato le informazioni riportate
in etichetta di 291 prodotti scelti tra quelli più venduti nelle
farmacie italiane, riscontrando purtroppo numerose imprecisioni o errori:
soltanto 81 articoli su 291 sono risultati corretti per "formulazione"
(questi riportavano in modo chiaro e inequivocabile le informazioni riguardanti
nome comune, botanico, parte della pianta utilizzata nel preparato, tipo
di estratto e dosaggio della droga vegetale). Oltre alla comprensione
della qualità sulle informazioni relative alla "formulazione",
l'analisi delle etichette si è concentrata anche su altri aspetti:
è stato verificato se avvertenze ed indicazioni che per legge devono
essere obbligatoriamente presenti nel caso in cui il prodotto contenga
particolari ingredienti (Arancio amaro, Iperico, Ginkgo, Riso rosso fermentato,
Isoflavoni della soia) ma anche quelle non obbligatorie per legge fossero
effettivamente presenti (ad esempio per Aglio, Iperico, Ginseng, Propoli).
È stato riscontrato che le informazioni obbligatorie per legge
venivano rispettate mentre un numero estremamente basso di prodotti riportava
avvertenze aggiuntive. Altri aspetti osservati sono quelli relativi ai
comportamenti consigliati in caso di gravidanza e allattamento. Nel 59,4%
dei prodotti analizzati per quanto riguarda la gravidanza, e nell'86,2%
per quanto riguarda l'allattamento, non compaiono informazioni al riguardo
(anche se alcuni di questi prodotti contenevano oli essenziali e alcaloidi).
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