RELAZIONE
DEL MINISTERO
CONCLUSIONI
Il Regolamento CE 882/2004, relativo ai controlli ufficiali nel campo
della sicurezza alimentare, prevede che tutti gli Stati Membri debbano
predisporre ed attuare il proprio Piano Nazionale Pluriennale Integrato
dei controlli (PNI) sulla sicurezza alimentare, il benessere animale,
la sanità animale e la sanità dei vegetali che entrano nella
catena alimentare. Pertanto la relazione della vigilanza sul controllo
degli alimenti e bevande rappresenta una parte integrante della reportistica
annuale del summenzionato piano. Infatti i controlli coinvolgono, a vario
titolo e per le proprie competenze, oltre a questo Ministero, le Regioni
e le Aziende sanitarie, i Laboratori del controllo Ufficiale, il Ministero
delle Politiche Agricole e Forestali, il Ministero dell'Ambiente, la Guardia
di Finanza, i laboratori chimici delle Dogane.
Le unità operative controllate sono state 403.724, pari al 29,0%
di quelle segnalate dai Dipartimenti di Prevenzione delle A.S.L. sul territorio
nazionale (1.391.879) ed inferiori a quelle dell'anno precedente pari
a 470.612. Anche il numero dei campioni sottoposti ad accertamenti analitici
risultano inferiori a quelli degli anni precedenti. Le unità con
infrazioni sono state 50.929 contro le 54.858 del 2009. Le percentuali
più elevate di irregolarità sono state riscontrate nell'attività
dei produttori e confezionatori che non vendono al dettaglio gli alimenti
da loro prodotti e nella ristorazione. In particolare le maggiori irregolarità
riguardano l'igiene generale, il personale e l'HACCP. Queste carenze sono
emerse sia nel corso delle attività ispettive svolte dalle ASL
che da quelle svolte dal comando carabinieri per la tutela della Salute.
Anche per l'attività analitica si evidenzia una diminuzione dei
campioni analizzati: nel corso del 2010, infatti, sono stati analizzati
118.603 campioni (143.785 nel 2009) di cui 3120 sono risultati irregolari.
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