EVENTI AVVERSI DA FARMACI PREVENIBILI E NON PREVENIBILI IN PAZIENTI OSPEDALIZZATI



PREVENTABLE AND NON-PREVENTABLE ADVERSE DRUG EVENTS IN HOSPITALIZED PATIENTS: A PROSPECTIVE CHART REVIEW IN THE NETHERLANDS
Dequito AB, Mol PG, van Doormaal JE, et al.
Drug Saf 2011; 34:1089-100


Questo studio ha dimostrato che gli eventi avversi ai farmaci sono un problema diffuso tra i pazienti ospedalizzati; gli interventi di miglioramento rivolti ai processi di cura in ospedale (sistemi di prescrizione computerizzata e di supporto decisionale e/o revisione delle terapie) sono focalizzati principalmente sui medication error, ma la maggior parte degli eventi avversi non sono comunque evitabili.

RIASSUNTO
CONTESTO La ricerca in ambito di sicurezza dei farmaci e di pratica clinica terapeutica è attualmente focalizzata sulla gestione degli eventi avversi prevenibili (preventable adverse drug events, pADE). Sono stati identificati i determinanti degli ADE, sia di quelli non evitabili che tutti gli altri; tuttavia, si sa ancora relativamente poco su quanto tali determinanti si sovrappongano e sulle proporzioni relative del rischio per i pazienti ospedalizzati provenienti da uno o dall'altro tipo di evento avverso, nel contesto di ospedali moderni computerizzati.
OBIETTIVO Lo scopo di questo studio era di analizzare la prevalenza di pADE e di ADR non prevenibili e i determinanti (es. multimorbilità) di entrambi i tipi di eventi avversi.
METODO Sono stati identificati in modo prospettico, mediante la valutazione delle cartelle cliniche, gli ADE sperimentati dai pazienti ricoverati in due ospedali olandesi con sistemi computerizzati di prescrizione medica (computerized physician order entry, CPOE). Gli eventi avversi sono stati divisi in pADE (ad es. come risultato di un medication error) e ADR non evitabili. In entrambi i casi, è stata determinata la relazione causale tra evento e farmaco somministrato usando l'algoritmo di Yale semplificato. I dati per lo studio sono stati raccolti tra aprile 2006 e maggio 2008 per un periodo di 5 mesi per ciascun reparto ospedaliero, a partire da 8 settimane dopo l'implementazione del CPOE.
RISULTATI I pADE e le ADR non evitabili sono occorsi in 349 (58%) pazienti; 307 (88%) erano ADR. Multimorbilità (odds ratio aggiustato [ORa] 1,90; IC 95% 1,44-2,50; ORa 1,28; 1,14-1,45 rispettivamente), durata del ricovero (ORa 1,13; 1,06-1,21; ORa 1,11; 1,07-1,16 rispettivamente), ricovero nel reparto geriatrico (ORa 7,78; 2,15-28,13; ORa 3,82; 1,73-8,45 rispettivamente) e numero di farmaci prescritti (ORa 1,25; 1,16-1,35; ORa 1,13; 1,06-1,21 rispettivamente) erano associati agli eventi avversi (pADE e ADR non evitabili) in modo statisticamente significativo. Il ricovero nei reparti di gastroenterologia e reumatologia era inversamente associato sia ai pADE che alle ADR non evitabili (ORa 0,22; 0,06-0,77; ORa 0,40; 0,24-0,65 rispettivamente). Altri determinanti solo per le ADR erano il sesso femminile (ORa 1,77; 1,12-2,80) e l'uso di farmaci del sistema nervoso (ORa 1,83; 1,09-3,07). L'età era invece un determinante solo per i pADE (ORa 1,07; 1,03-1,11).
CONCLUSIONI In questo studio, più della metà dei pazienti ricoverati in ospedale sono stati in qualche modo danneggiati dai farmaci assunti, per lo più in modo non serio con ADR non evitabili, malgrado l'introduzione del CPOE. Questi modelli di interventi che vanno a modificare alcune attività ospedaliere hanno come target principale i pADE, ma, come visto, la maggior parte problemi di safety deriva da ADR non evitabili. Inoltre i determinanti dei due tipi di eventi avversi si sovrappongono ampiamente. Questi risultati implicano la necessità di monitorare e di segnalare precocemente eventi avversi potenziali che si verificano in pazienti geriatrici o con comorbilità (pazienti ad alto rischio) e di mettere in atto conseguenti interventi terapeutici. Questo approccio potrebbe migliorare il benessere dei pazienti ospedalizzati in modo più rilevante rispetto al solo focalizzarsi sui medication errors.