ALTERAZIONI DI OLFATTO E GUSTO INDOTTE DA FARMACI



DRUG-INDUCED TASTE AND SMELL ALTERATIONS: A CASE/NON-CASE EVALUATION OF AN ITALIAN DATABASE OF SPONTANEOUS ADVERSE DRUG REACTION REPORTING.
Tuccori M, Lapi F, Testi A, et al.
Drug Saf 2011; 34:849-59


La presente analisi supporta l'ipotesi che alcune classi di farmaci siano associate con maggiore frequenza a disturbi dell'olfatto e del gusto rispetto ad altre. Per certi farmaci questi eventi avversi sono inattesi (in particolare i disordini olfattivi), ma per la maggior parte dei farmaci sono riportati nel foglietto illustrativo come condizioni transitorie. In alcuni casi tuttavia l'evento ha avuto un recupero solo a lungo termine o è rimasto persistente.

RIASSUNTO
CONTESTO La frequenza e le caratteristiche cliniche delle alterazioni di olfatto e/o gusto indotte da farmaci sono attualmente poco chiare.
OBIETTIVO Identificare le classi principali di farmaci associate ad alterazioni di gusto e olfatto segnalate nel database italiano di segnalazione spontanea delle sospette reazioni avverse da farmaci (ADR).
METODI È stata esaminata l'associazione tra farmaco ed evento (gusto e olfatto alterati) utilizzando la metodologia caso/non-caso. Come misura di disproporzionalità è stato utilizzato il reporting odds ratio (ROR). I casi erano identificati come pazienti con almeno una ADR correlata ad alterazioni dell'olfatto o del gusto. I non casi comprendevano tutti i pazienti senza ADR di questo tipo.
RISULTATI Secondo i criteri di selezione sono state incluse nell'analisi 52.166 segnalazioni. Nel complesso, sono stati identificati 182 casi di alterazioni di olfatto e/o gusto indotte da farmaco. L'analisi mostrava ROR non aggiustati, statisticamente significativi, per macrolidi (n=31; ROR 7,1; IC 95% 4,8-10,5), terbinafina (il solo principio attivo segnalato nel gruppo di antimicotici appartenenti alla classe ATC D01AE) (n=17; ROR 76,4; 44,0-132.6), fluoroquinoloni (n=15; ROR 1,7; 1,0-2,8) e inibitori della proteinkinasi (n=10; ROR 4,0; 2,1-7,7). Quando i ROR erano aggiustati per sesso ed età, la disproporzione rimaneva statisticamente significativa per tutte le classi di farmaci precedentemente citate.
CONCLUSIONI
Le alterazioni di olfatto e/o gusto sono comuni, qualche volta inaspettate e spesso persistenti durante il periodo di trattamento. I medici dovrebbero essere consapevoli dell'impatto di queste ADR sulla qualità della vita dei pazienti.