RIASSUNTO
OBIETTIVO Riportare il caso di una probabile interazione tra warfarin
e niacina a rilascio prolungato che può aver provocato una coagulopatia
di tipo sinergico e informare gli operatori sanitari sulla necessità
di aumentare la frequenza dei monitoraggi dell'INR (international normalized
ratio) nei pazienti che assumono questi due farmaci concomitantemente.
RIASSUNTO DEL CASO Una donna bianca di 69 anni il cui trattamento
anticoagulante era stato stabile per 18 mesi con warfarin 2,5 mg/die (17,5
mg/settimana) si presentò ad un ambulatorio di ematologia e coagulazione
con livelli di INR critici (>12,3) dopo aver assunto niacina a rilascio
prolungato (Niaspan), durante la settimana precedente, a dosi crescenti
da 500 a 1000 mg/die. Lo stesso farmaco assunto nei 3 mesi precedenti
alla dose fissa di 500 mg/die non aveva in alcun modo influenzato l'INR
(2,4 il più recente). Warfarin fu mantenuto, mentre niacina venne
sospesa. Due giorni dopo l'INR era 4,8; dopo la titolazione di warfarin
verso la precedente dose di mantenimento di 2,5 mg/die l'INR si è
stabilizzato a 2,3.
DISCUSSIONE Le fonti sulle interazioni farmacologiche non elencano
in modo concorde questa interazione tra warfarin e niacina a rilascio
prolungato. Si ipotizza che il meccanismo sottostante la coagulopatia
indotta da niacina sia correlato a una diminuzione dei fattori della coagulazione;
evidenze ancora limitate suggeriscono che questo effetto sia più
marcato con la formulazione a rilascio prolungato. A causa dell'azione
di niacina sulla cascata della coagulazione e della possibilità
di interazioni farmacocinetiche, è plausibile una coagulopatia
sinergica quando il farmaco vien assunto in combinazione con la terapia
warfarinica. Per i pazienti che devono assumere entrambi i farmaci deve
essere attuato un monitoraggio più frequente dell'INR. La determinazione
del nesso di causalità (Horn Drug Interaction Probability Scale)
ha rilevato un'associazione probabile tra interazione ed evento
CONCLUSIONI L'interazione tra niacina e warfarin in questo paziente
ha probabilmente determinato un aumento clinicamente importante dell'INR
dovuto a coagulopatia sinergica e ad effetti farmacocinetici di niacina.
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