RIASSUNTO
CONTESTO A partire dal 2007, le Agenzie regolatorie hanno rafforzato
le avvertenze sul foglietto illustrativo di aloperidolo per via endovenosa
(EV). Sulla base delle segnalazioni di reazioni avverse da farmaci (ADR)
relative a prolungamento dell'intervallo QT e torsioni di punta, le Agenzie
hanno raccomandato l'uso della telemetria continua o hanno sconsigliato
la somministrazione endovenosa in generale. Aloperidolo EV è comunemente
usato come trattamento di prima scelta per il delirio acuto. Di conseguenza,
l'estensione delle avvertenze hanno causato incertezza tra gli operatori
sanitari.
OBIETTIVO Scopo di questo studio era valutare in modo critico il
database globale dell'OMS,
Vigibase, contenente le segnalazioni spontanee
(individual
case safety report, ICSR) da tutto il
mondo ricercando casi di prolungamento del QT, torsione e/o arresto cardiaco
con aloperidolo EV rispetto ad altre vie di somministrazione e agli antipsicotici
olanzapina e quetiapina.
METODO Sono
stati valutati tutti i report in Vigibase
(1972-2010) di reazioni cardiache associate con aloperidolo, olanzapina
e quetiapina, anche in funzione della dose, della via di somministrazione
e dei fattori di rischio del paziente. Per i 3 antipsicotici sono stati
calcolati i reporting odds ratio (ROR).
END POINT PRIMARIO Numero di segnalazioni presentate per i diversi
antipsicotici.
RISULTATI I numeri assoluti di ICSR con prolungamento dell'intervallo
QT, torsioni e/o arresto cardiaco erano:
365 casi per aloperidolo, 489
per olanzapina e 520
per quetiapina. Il tasso di segnalazione per aloperidolo non era aumentato
negli ultimi due decenni. Il 32% dei casi con aloperidolo riguardavano
la via di somministrazione orale, il 16,4% quella intramuscolare e il
22,7% la somministrazione endovenosa. La differenza tra gli ROR per aloperidolo
e quetiapina non era statisticamente significativa. Olanzapina era associata
a un reporting odds ratio leggermente inferiore.
CONCLUSIONE Mentre le Agenzie regolatorie sconsiglino l'uso di
aloperidolo EV, la revisione di Vigibase non ha rivelato che questa via
di somministrazione sia in ogni modo più probabilmente associata
a eventi avversi cardiaci. Inoltre, i risultati non dimostrano alcun rischio
aggiuntivo associato con aloperidolo se confrontato con due agenti alternativi.
Sebbene i dati di farmacovigilanza non comprendano di solito un denominatore
per quanto riguarda la frequenza d'uso, le Agenzie regolatorie stanno
sconsigliando l'uso di aloperidolo EV sulla base proprio della farmacovigilanza;
tuttavia il numero complessivo di segnalazioni è maggiore per olanzapina
e quetiapina rispetto ad aloperidolo. Sono necessarie strategie di
farmacovigilanza migliori
per affrontare con maggiore precisione l'uso sicuro ed efficace dei farmaci.
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