ALLUNGAMENTO DELL'INTERVALLO QT E TORSIONE DI PUNTA DA FLUOROCHINOLONI



QT PROLONGATION AND TORSADE DE POINTES INDUCED BY FLUOROQUINOLONES: INFREQUENT SIDE EFFECTS FROM COMMONLY USED MEDICATIONS
Briasoulis A, Agarwal V, Pierce WJ
Cardiology 2011;120:103-110


I fluorichinoloni, farmaci di ampio consumo, sono associati a un basso rischio di prolungamento del tratto QT e di torsione di punta, di entità diverse a seconda della molecola considerata, ma dovrebbero essere usati con cautela nei pazienti a rischio per questa grave patologia.

RIASSUNTO
Sebbene si tratti di agenti molto utili, i fluorochinoloni sono associati a un certo numero di eventi avversi, di cui alcuni con significato clinico rilevante. Il prolungamento dell'intervallo QT, ad esempio, è un effetto negativo associato all'uso di questi farmaci. I fluorochinoloni prolungano l'intervallo QT bloccando i canali del potassio voltaggio-dipendenti, in particolare la componente rapida della corrente
di potassio a rettificazione ritardata (IKr), espressa dal gene HERG (human ether-a-go-go related gene).
In base ai case report e agli studi clinici disponibili, moxifloxacina comporta il rischio
maggiore di prolungamento dell'intervallo QT tra tutti i chinoloni disponibili nella pratica clinica e dovrebbe essere usata con cautela in pazienti con fattori predisponenti per la torsione di punta (TdP). Sebbene gemifloxacina, levofloxacina e ofloxacina siano associate ad un rischio minore di questi eventi avversi in confronto a moxifloxacina, anch'esse dovrebbero essere usate con cautela nei pazienti a rischio di prolungamento dell'intervallo QT. Ciprofloxacina sembra essere associata con il rischio più basso di prolungamento dell'intervallo QT e il più basso tasso di TdP.
Il rischio complessivo di TdP
con l'uso di fluorochinoloni è di dimensioni modeste.
I medici possono minimizzare ulteriormente questo rischio, evitando prescrizioni di molti altri farmaci associati a prolungamento dell'intervallo QT, soprattutto in pazienti ad alto rischio.