OVERDOSE DA PARACETAMOLO RIPETUTA NEL TEMPO E TOSSICITÀ EPATICA



STAGGERED OVERDOSE PATTERN AND DELAY TO HOSPITAL PRESENTATION ARE ASSOCIATED WITH ADVERSE OUTCOMES FOLLOWING PARACETAMOL-INDUCED HEPATOTOXICITY
Craig DG, Bates CM, Davidson JS, et al.
Br J Clin Pharmacol, pubblicato on line il 22 novembre 2011


L'ingestione, ripetuta nel tempo, di una quantità del farmaco anche solo leggermente aumentata rispetto a quella consigliata può portare a effetti tossici fatali.

RIASSUNTO
CONTESTO E SCOPO L'intossicazione da paracetamolo rimane la maggior
causa di epatossicità grave in Gran Bretagna. In questo ampio studio di coorte monocentrico è stato esaminato l'impatto clinico di overdose di paracetamolo ripetute nel tempo e conseguenti manifestazioni ritardate.
RISULTATI Tra il 1992 e il 2008 sono stati ricoverati 663 pazienti per danno epatico grave indotto da paracetamolo, dei quali 161 (24,3%) avevano assunto sovradosaggi ripetuti del farmaco in un certo periodo di tempo. I pazienti in overdose prolungata erano significativamente più anziani e maggiormente propensi all'abuso di alcol rispetto ai pazienti che avevano assunto una sola dose eccessiva di farmaco.
Contrastare il dolore era il motivo più frequente (58,2%) di assunzioni ripetute a dosi sovra-terapeutiche. Nonostante le dosi complessivamente ingerite di paracetamolo fossero più basse, così come i livelli serici di alanina aminotransferasi al momento del ricovero, era più probabile che i pazienti in overdose prolungata nel tempo fossero encefalopatici al ricovero, necessitassero di terapia sostitutiva renale o ventilazione meccanica e avessero tassi di mortalità più elevati rispetto ai casi di overdose unica (37,3% vs 27,8%; p=0,025), anche se questo pattern di di overdose non era un predittore indipendente di decesso. I criteri del King's College per una prognosi negativa avevano ridotta sensibilità (OR 77,6; IC 95% 70,8-81,5) per questo modello di sovradosaggio. Dei 396/450 (88,0%) casi di overdose singola, per i quali il timing poteva essere rilevato in modo accurato, 178 pazienti (44,9%) si presentavano presso i servizi medici dopo un periodo di oltre 24 ore dall'overdose. Il ricorso ritardato alle cure mediche oltre le 24 ore era associato indipendentemente a decesso/trapianto di fegato (OR 2,25; 1,23-4,12; p= 0,009).
CONCLUSIONI Sia la
presentazione ritardata ai servizi sanitari che il pattern di overdose cumulata nel tempo erano associati a esiti avversi in seguito a sovraddosaggio di paracetamolo. Questi pazienti sono esposti a un rischio maggiore di sviluppare insufficienza multiorgano e pertanto dovrebbe essere preso in considerazione per loro il trasferimento precoce a centri specializzati sulle epatopatie.