sep00i06.gif 12x20 sep00i12bis.gif 14x20


"Studio sulla progressione delle lesioni intimali carotidee"
(SEFAP/Pr. 0004)


STUDIO SVOLTO DAL CENTRO ATEROSCLEROSI DELL'OSPEDALE BASSINI DI CINISELLO BALSAMO (MI) CON IL COORDINAMENTO DEL SERVIZIO DI EPIDEMIOLOGIA E FARMACOLOGIA PREVENTIVA (SEFAP) DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO.

Studio svolto nell'ambito dell'attività scientifiche della SISA, Sezione Regionale Lombarda



COMITATO SCIENTIFICO: Alberico L. Catapano (SEFAP)
  Franco M. Maggi (Centro ATR)
  Andrea Poli (SEFAP)
  Elena Tragni (SEFAP)


COMITATO ESECUTIVO: Simona Fantappiè (Centro ATR)
  Liliana Grigore (Centro ATR)
  Milena Nicoletti (SEFAP)
  Sara Raselli (Centro ATR)
  Laura Redaelli (Centro ATR)


Centro Aterosclerosi (ATR)
Università degli Studi di Milano
residio Ospedaliero Bassini
Via M. Gorki, 50 - 20090 Cinisello Balsamo (MI)
Tel. 02/66010597 - Fax. 02/66012681
Email: centroatero.cat@unimi.it



INTRODUZIONE E RAZIONALE DELLO STUDIO

Per ottimizzare l'utilizzo delle risorse disponibili nella prevenzione delle malattie cardiovascolari è necessario conoscere lo stato di rischio cardiovascolare della popolazione ed eventualmente la presenza di patologie vascolari, in particolare coronariche. Evidentemente un approccio di tipo invasivo, quale ad esempio la coronarografia, non è accettabile nella popolazione sana, sia dal punto di vista etico, che dal punto di vista economico. L'utilizzo dell'ecografia B-mode permette una valutazione non invasiva, in tempi piuttosto limitati (circa 10 minuti), dello stato cardiovascolare delle arterie carotidi del soggetto. Evidenze cliniche e sperimentali indicano che l'ispessimento carotideo è un fattore indipendente predittivo del rischio cardiovascolare che correla molto bene con lo stato cardiovascolare generale del soggetto. Infatti questa ecografia permette di valutare lo spessore intima-media a livello della carotide comune e del bulbo carotideo e la presenza di placche nelle stesse sedi . Un ispessimento superiore ad un valore limite posizionato attorno al millimetro è una chiara indicazione di un aumentato rischio cardiovascolare. Molto spesso questo ispessimento è legato ad una fase precoce delle lesioni, sia essa dovuta all'infiltrazione di lipidi conseguenti all'accumulo di monociti macrofagi linfociti -T che allo stato iperproliferativo delle cellule muscolari lisce. La presenza di questo fattore e di questo ispessimento intima-media correlato con la presenza di altri fattori eterogeni, quali ad esempio dislipidemie, diabete, fumo, accelera significativamente l'insorgenza e la progressione delle lesioni arteriose di entità subclinica e silenti verso l'evento.
Scopo del presente studio è la valutazione trasversale e prospettica della prevalenza e della evoluzione dell'ispessimento della parete intima-media delle carotidi comuni in un campione di popolazione generale, anche in funzione della presenza di fattori di rischio per malattie cardiovascolari e della concomitante presenza o meno di trattamenti farmacologici.



OBIETTIVI DELLO STUDIO

End point primario

  • Valutazione dello spessore intima-media carotideo nella popolazione allo studio e della sua evoluzione nel tempo.

End points secondari

  • Valutazione della distribuzione dei principali fattori di rischio cardiovascolare e del rischio cardiovascolare assoluto (in termini di probabilità % di sviluppare un evento nei prossimi 10 anni).
  • Valutazione della risposta vasodilatatoria endotelio-mediata, della sua variazione nel tempo e della sua correlazione con i principali fattori di rischio cardiovascolare.
  • Valutazione dell'effetto di terapie farmacologiche (divise per classi) sulla progressione dell'ispessimento intima-media carotideo.

Lo studio viene promosso negli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e presso le Farmacie del territorio di Milano Nord.
La partecipazione allo studio è volontaria.

torna su