COMUNICATO
del MINISTRO SIRCHIA
Fonte: Ministero della Salute, 27 ottobre 2004
Oggi, 27 ottobre 2004, prende avvio ufficialmente il Centro nazionale
per la prevenzione e il controllo malattie (CCM), che ricalca i CDC americani
che costituiscono il modello a cui si è rifatta anche l'Europa
istituendo il Centro europeo.
Anche in Italia il CCM avrà un'importanza strategica per la salute
pubblica e si avvarrà della collaborazione operativa dello Stato,
delle Regioni e delle altre forze coinvolte nella sicurezza pubblica.
L'obiettivo è che la nuova struttura possa non solo identificare
le linee di prevenzione attiva ma renderle operative in tempi rapidissimi
tramite la canalizzazione alle Regioni che condividono la decisione, soprattutto
sui temi dal controllo delle malattie infettive ma anche della promozione
della salute.
E' stato dimostrato che nessun servizio sanitario che non abbia attivato
piani nazionali di prevenzione e di promozione della salute è in
grado di reggere nel termine di 5-10 anni l'impatto organizzativo ed economico
della patologia cronica crescente che ha sopravanzato la patologia acuta
come importanza numerica ma che ha in più un carico economico grave.
E' questo il tema di cui discutiamo che non lascia più il tempo
per attendere: è giunto il momento di operare.
Questo non significa che nel passato non siano state intraprese azioni
dalle singole Regioni per attivare la promozione della salute e la prevenzione,
ma la mancanza di un coordinamento e di unità di intenti ha fatto
sì che gran parte di queste azioni si traducessero in risultati
scarsi e quindi con grave inefficacia degli interventi effettuati.
Basti pensare che solo poco più degli italiani aventi titolo si
sottopone a screening oncologico, che ancora abbiamo epidemie di morbillo
con morti come è accaduto in Campania nel 2002, che le azioni di
promozione della salute e la lotta a stili di vita inadeguati, i piani
di trattamento e la prevenzione delle complicanze, come il diabete, sono
ancora da effettuare.
Abbiamo un grande percorso da fare insieme e le risorse per farlo ci sono,
quindi bisogna scendere sul terreno e lavorare in modo coordinato.
Questo è l'obiettivo principale. Su questo punto abbiamo avuto
il consenso delle Regioni, in modo totale, prima a Cernobbio il 6 aprile
e recentemente con le nomine nel CCM il cui Vice Presidente non a caso
è il coordinatore degli assessori regionali alla sanità
l'Avv. Fabio Gava.
Abbiamo tutte le premesse, ricercatori, scienziati, esperti validissimi,
il Presidente del comitato scientifico è il prof. Crovari che ha
già lavorato e continua a lavorare ampiamente per questo scopo,
ci sono molti altri scienziati che si adoperano con lui per una salute
pubblica più garantita, più coordinata, più efficiente.
Questo è l'obiettivo e l'integrazione europea e internazionale
del CCM con il CDC e con il Centro europeo appena nato ci dà più
forza, spazio per raggiungere i nostri obiettivi in maniera più
coordinata. I rischi non mancano, sapete tutti che abbiamo alle porte
infezioni che ci preoccupano, rischi di epidemia, di obesità.
Certamente è il coordinamento, la capacità e la conoscenza
che ci possono permettere di entrare nel futuro con la speranza di vincere
queste sfide e non di subirne soltanto le conseguenze.
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