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Mad/Adnkronos Salute, 11 febbraio 2005 Ogni confezione, grazie a un bollino di riconoscimento, sarà seguita e rintracciata in tutto il percorso dalla produzione alla farmacia. E, in futuro, fino all'armadietto delle medicine di casa. E' il progetto di tracciabilità dei medicinali, realizzato dal ministero della Salute e illustrato durante un convegno promosso da Business International a Roma. Tutti i dati sulla "vita" di ogni confezione di pillole e sciroppi, inviati on line dagli attori del sistema, dalle aziende produttrici ai distributori ai farmacisti confluiranno in una banca dati che sarà istituita presso l'Agenzia Italiana del Farmaco, come prevede il decreto del ministero della Salute pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 gennaio 2005. Entro febbraio sarà realizzata un'anagrafe dei medicinali in commercio in Italia, per parlare un linguaggio comune in tutta la penisola. Si stringono le maglie, così, contro la contraffazione dei farmaci e le frodi a danno della salute pubblica, del Ssn e dell'Erario. Ma l'obiettivo della tracciabilità dei medicinali è anche poter monitorare, in tempo reale, i consumi delle farmacie, delle aziende sanitarie e degli ospedali. E da qui risalire alla popolazione che consuma determinati farmaci e definire un quadro epidemiologico puntuale. "Disporre di un sistema di tracciabilità dei farmaci e acquisire dati in modo trasparente - sottolinea Nello Martini, direttore generale Aifa - consentirà di potenziare politiche di governo della spesa e compatibilità economica non dettate da valutazioni teoriche, a volte ideologiche. Superando la dicotomia storica tra domanda e offerta". Per Martini, questo è "un progetto culturale: tracciabilità non solo del farmaco, ma di tutto il sistema e della responsabilità dei singoli operatori". Un progetto "con una storia lunga, dalla finanziaria del 2000 al decreto in G.U. a gennaio. Siamo partiti con una certa fibrillazione in tutta la filiera. Poi ci siamo fatti un'iniezione realistica antiaritmica, scegliendo la strada del confronto, e siamo arrivati a un progetto condiviso. Questo è un importante punto di forza". La banca centrale da istituire presso l'Aifa raccoglierà i dati che attestano i movimenti delle singole confezioni e quantificano le forniture dei medicinali alle strutture del Ssn e i consumi. Dopo 90 giorni dall'entrata in vigore del decreto ministeriale, i protagonisti del settore dovranno raccogliere e trasmettere i dati. Fra i vantaggi, conoscendo la localizzazione dei farmaci sul territorio, la possibilità di assicurare un più rapido accesso ai medicinali innovativi. Si parte da metà aprile, "con una prima fase attuativa flessibile - spiega Walter Bergamaschi, direttore generale del sistema informativo al ministero della Salute - per passare a regime entro l'anno". Tutte le confezioni sono già dotate di un bollino di riconoscimento, con il codice del farmaco e un codice a barre unico che identifica ciascuna scatola. |