STANZIATE PIU' RISORSE ALLA SANITA'



Fonte: www.ministerosalute.it. Aprile 2005


Nella Conferenza Stato-Regioni del 23 marzo è stato raggiunto l'accordo sul riparto del Fondo Sanitario Nazionale, che per il 2005 è pari a 90 miliardi di euro, un finanziamento mai raggiunto prima in Italia.

Dal Ministro Sirchia:
"Uno dei principali problemi del Servizio Sanitario Nazionale negli anni passati era il sottofinanziamento del servizio. Venivano date con le finanziarie risorse insufficienti a coprire le spese.
L'accordo Stato-Regioni del 23 marzo scorso, in applicazione della legge finanziaria 2005, ha finalmente risolto questo problema destinando alla sanità una grande quantità di risorse che sono precisamente 90 miliardi di euro. Ecco, ricordo per coloro che non avessero seguito la cosa, che nel 2000 i fondi per la sanità erano meno di 66 miliardi. Durante questi anni c'è stato un aumento di 24 miliardi di euro pari a 48 mila miliardi di lire, cioè una quantità di risorse veramente molto elevata. Una scelta precisa che è stata fatta da questo Governo perché la sanità non è solo servizi ai cittadini ma è anche un fattore di sviluppo del Paese.
Con l'applicazione della finanziaria si è voluto garantire ai cittadini che queste risorse si traducano in prestazioni sanitarie, cioè in servizi, e non vengano disperse all'interno di bilanci regionali in altre attività. Sono stati concepiti dei meccanismi strutturali che permettono di ottenere questo risultato e precisamente sono stai fissati degli standard di quantità e qualità dei servizi principali in modo tale che tutte le Regioni italiane debbano rispettare questi standard.
Cosa vuol dire? Vuol dire che se si fissa che il numero di interventi di cardiochirugia di una regione deve essere di, supponiamo, 500 per milione di abitanti all'anno, tutte le Regioni dovranno garantire quei servizi o, comunque, dovranno mettersi in grado di rapportarsi con altre Regioni per garantirlo. Noi andremo a verificare se questi standard vengono rispettati con un apposito nucleo ispettivo che coinvolge ovviamente anche le Regioni, e avremo la possibilità insieme a loro di attivare meccanismi di correzione qualora le cose non funzionassero bene. Abbiamo gli strumenti per portare uniformità nel paese, in tutte le Regioni e di ridurre quindi le liste di attesa.
Un altro elemento strutturale importante è stato quello di vincolare una quantità consistente di risorse a un Piano nazionale della prevenzione. Come ben noto a tutti, la prevenzione è lo strumento fondamentale per evitare che si produca una patologia o un numero di patologie croniche così elevato da schiacciare fisicamente il Servizio Sanitario con i suoi costi. Quindi è un bene individuale e un bene collettivo perché evita il collasso del Servizio Sanitario Nazionale. Il Piano nazionale della prevenzione era importantissimo perché nel passato alcune delle regioni avevano fatto molto altre avevano fatto meno e c'era una disparità anche nel numero degli screening che venivano eseguiti per i tumori ad esempio, piuttosto che nei piani di formazione per educare nella scuola per e educare meglio la popolazione ai corretti stili di vita.
Noi ci aspettiamo che l'attuazione di questa finanziaria possa veramente dare un impulso e una grande svolta al Servizio Sanitario Nazionale mettendolo in grado di servire meglio soprattutto le patologie croniche che sono state per anni ancora non sufficientemente finanziate e di far si che in tutto il Paese, in tutte le Regioni il trattamento ai cittadini sia uniforme."

I documenti firmati lo scorso 23 marzo 2005 nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni sull'applicazione delle norme della legge Finanziaria 2005 per il controllo della spesa sanitaria, la razionalizzazione della spesa ospedaliera e la realizzazione degli interventi previsti dal Piano nazionale della prevenzione e dal Piano nazionale per l'aggiornamento del personale sanitario, sono disponibili al seguente indirizzo: http://www.ministerosalute.it/dettaglio/pdATuPerTu.jsp?id=69