NUOVO DECRETO PER REGOLAMENTARE LA PROFESSIONE INTRAMURARIA DEI MEDICI ED I TEMPI DI ATTESA PER GLI ESAMI



"DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ATTIVITÀ LIBERO-PROFESSIONE INTRAMURARIA E ALTRE NORME IN MATERIA SANITARIA"
Gazzetta Ufficiale n. 181 del 6 agosto 2007
Testo del decreto

SANITÀ, NUOVE REGOLE PER LA LIBERA PROFESSIONE DEI MEDICI DELLE ASL
N Cottone
Fonte: Sole24ore. 2 agosto 2007



Via libera definitivo della Camera al disegno di legge sulla libera professione intramuraria, che concede un'estensione di 18 mesi ai medici del servizio pubblico per esercitare la libera professione nell'ambito di studi privati. Il provvedimento è stato approvato con 264 voti a favore, 14 contrari e 166 astenuti. Si è astenuto tutto il centrodestra, solo la Lega ha dato voto negativo. "Con questa legge - sottolinea il ministro della Salute Turco - la libera professione dei medici all'interno delle strutture pubbliche è finalmente regolamentata dopo quasi dieci anni di proroghe continue e inconcludenti". Quattro articoli di sostanza e 18 mesi di tempo per entrare a regime. Sono previsti tempi certi per la realizzazione dei locali dove esercitare l'attività intramuraria, con possibilità alternative definite e la fine dell'incertezza che ha caratterizzato gli ultimi dieci anni sulla modalità di esercizio dell'attività. L'intramoenia, spiega la Turco, non sarà più una scorciatoia obbligata per avere subito una prestazione, ma sarà una possibilità in più per il cittadino offerta dal servizio pubblico. Ogni Regione dovrà fissare i tempi medi massimi di attesa che saranno tenuti in costante monitoraggio, con l'obbligo di erogare le prestazioni urgenti al massimo entro 72 ore dalla richiesta. Previsto che i tempi di erogazione delle prestazioni in regime ordinario siano progressivamente allineate a quelle in regime libero-professionale, con lo scopo di garantire che il ricorso alla libera professione sia una scelta del cittadino e non un obbligo in conseguenza delle carenze dell'organizzazione delle strutture sanitarie.
Ecco, nel dettaglio, il contenuto del provvedimento:
CONFLITTI D'INTERESSE Le Regioni dovranno varare disposizioni ad hoc per evitare conflitto d'interessi o concorrenza sleale tra medici e azienda sanitaria.
LISTE D'ATTESA Saranno effettuati periodici controlli sulle liste d'attesa con lo scopo di assicurare il rispetto dei tempi medi che dovranno essere stabiliti con provvedimenti della Regione.
LOCALI Le Regioni dovranno completare la realizzazione di locali ad hoc per l'esercizio dell'intramoenia all'interno delle strutture pubbliche entro il 31 gennaio 2009. Fino alla realizzazione dei locali, e comunque non oltre il 31 gennaio 2009, le aziende sanitarie locali potranno anche convenzionarsi con strutture private in grado di fornire gli spazi idonei all'attività libero professionale. In alternativa alla costruzione in proprio dei locali le aziende sanitarie potranno affittare o acquistare spazi ambulatoriali esterni pluridisciplinari.
ONORARI Gli onorari per l'attività libero professionale saranno sempre riscossi sotto la responsabilità dell'azienda e saranno concordati tra azienda e medici.
PRENOTAZIONI Le prenotazioni delle prestazioni in regime libero professionale saranno sempre e ovunque gestite da personale dell'azienda sanitaria, con lo scopo di permettere il controllo dei volumi delle prestazioni che non dovranno superare quelli eseguiti durante l'orario di lavoro.
PRESTAZIONI URGENTI Obbligo di erogare le prestazioni urgenti comunque non oltre 72 ore dalla richiesta.
SANZIONI A garanzia della regolarizzazione dell'attività intramoenia si prevede la possibilità per le Regioni di destituire i direttori generali inadempienti; la sospensione dei finanziamenti statali integrativi verso quelle Regioni che non attivino i piani di costruzione dei locali o attuino le altre possibilità previste dalla legge; l'esercizio dei poteri sostitutivi del Governo nei confronti delle Regioni inadempienti.
TEMPI DI EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI Le Regioni hanno l'obbligo di adeguare progressivamente i tempi di erogazione delle prestazioni in regime ordinario a quelli in regime libero professionale, con lo scopo di assicurare che il ricorso alla libera professione sia frutto solo di libera scelta del cittadino e non sia legata a carenze nell'organizzazione dei servizi resi in attività istituzionale. La riduzione dei tempi d'attesa sarà oggetto di un'apposita relazione annuale al Parlamento del ministro della Salute.
VOLUMI DELLE PRESTAZIONI EROGATE Ogni ASL dovrà pubblicizzare i volumi delle prestazione erogate in regime ordinario e libero professionale.