Il
Pharmaceutical Group of the European Union darà il via a
una ricognizione sulle prescrizione dei farmaci negli Stati Membri allo
scopo di individuare un sistema "unico" di ricetta valido in
tutta Europa ed agevolare la dispensazione di farmaci a un paziente che
si trovi in un Paese diverso da quello di residenza. Il farmacista sarà
comunque libero di negare il farmaco in caso di dubbi sulla prescrizione,
anche di ordine etico.
Primo passo sarà l'introduzione di elementi e misure per verificare
che la ricetta sia stata redatta da un professionista del settore sanitario
legalmente abilitato. Per evitare la confusione tra farmaci, inoltre,
si dovrà, quando possibile, utilizzare il nome generico del farmaco,
cioè il principio attivo.
La revisione si inserisce nel più ampio progetto di politica sanitaria
dell'Unione Europea per il riconoscimento dell'assistenza dei cittadini
in ogni Paese dell'Unione, compresa l'assistenza farmaceutica. Un sistema
unico di prescrizione risponde così al diritto alla salute e alla
sicurezza dei pazienti, ma anche all'esigenza per i farmacisti e gli operatori
di identificare facilmente la correttezza di una ricetta prescritta all'estero,
anche allo scopo di evitare il rischio di errori terapeutici. A questo
scopo saranno anche previste misure per facilitare il contatto tra prescrittori
e dispensatori. Questo permetterà anche di migliorare l'assistenza
terapeutica in caso essa abbia bisogno di essere modificata per rispondere
meglio ai bisogni di salute del paziente.
La direttiva prevede comunque che "il riconoscimento delle prescrizioni
non pregiudica le norme nazionali che riconoscono per ragioni etiche il
diritto del farmacista di rifiutarsi di dispensare il medicinale qualora
la prescrizione sia stata rilasciata nello Stato membro di affiliazione".
La revisione delle prescrizioni, inoltre, non eliminerà gli obblighi
già oggi previsti per i farmacisti a garanzia della sicurezza dei
pazienti. Piuttosto rafforzerà gli elementi a tutela della salute
e, al contempo, faciliterà il lavoro dei farmacisti attraverso
un sistema chiaro e univoco.
Le misure che saranno introdotte per il riconoscimento delle prescrizioni
non impediranno agli Stati membri di prevedere ulteriori elementi da inserire
nelle loro prescrizioni, purché ciò non impedisca il riconoscimento
negli altri Stati membri. La soppressione di ostacoli normativi e amministrativi
non dovrebbe infine pregiudicare la necessità del consenso del
medico curante del paziente o del farmacista nei singoli casi, dove questo
trovi giustificazione nella protezione della salute umana e risulti necessario
e proporzionato rispetto a tale obiettivo.
COMUNICATO STAMPA
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