L'AIFA
ha creato una task force per dare in tempi brevi risposta ai circa
31mila prodotti medicinali non convenzionali (quelli comunemente definiti
omeopatici o naturali) che attendono l'autorizzazione.
Obiettivo: portare il settore ad allinearsi al resto d'Europa nei prossimi
due-tre anni e in ogni caso entro il 2015. Lo ha spiegato l'ex direttore
generale dell'agenzia italiana del farmaco, Guido Rasi, ora direttore
esecutivo dell'Ema nel suo intervento al convegno "Medicine non
convenzionali, serve una regolazione?" organizzato al Senato
dall'associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto
alla prevenzione. Sottolineando la necessità di normare con assoluto
il rigore il settore, Rasi ha chiarito che il lavoro "è iniziato
da tempo ma fino a oggi un solo esperto dell'Agenzia si è occupato
dei prodotti non convenzionali", portando alla valutazione di circa
400 prodotti, mentre nei prossimi mesi ci sarà un gruppo, grazie
alle 200 nuove assunzioni all'AIFA, che si dedicherà alla medicina
non convenzionale per valutare tutti i prodotti entro il 2015 quando finirà
il regime transitorio previsto dalla Direttiva europea sulla registrazione
dei medicinali omeopatici e antroposofici.
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