THE
CLINICAL IMPLICATIONS OF ENDOTHELIAL DYSFUNCTION Widlansky ME, Gokce N, Keaney
JF, Vita JA JACC 2003; 42:1149-1160
Definire
nuovi approcci per la prevenzione e il trattamento dell'aterosclerosi è
di importanza rilevante. Recentemente, la determinazione della funzionalità
endoteliale nei pazienti è apparsa uno strumento utile per le ricerche
sull'aterosclerosi. I fattori di rischio vascolari sono associati ad una funzionalità
endoteliale compromessa, e patologie come l'angina stabile e instabile, l'infarto
miocardico acuto, la claudicatio e l'ictus si collegano, in parte, ad una
perdita del controllo endoteliale dell'omeostasi vascolare. È dimostrato
inoltre che un numero crescente di interventi atti a ridurre il rischio cardiovascolare
hanno prodotto un miglioramento della funzionalità endoteliale. In questa
review gli autori suggeriscono l'utilizzo della determinazione della funzionalità
endoteliale come "barometro" di salute cardiovascolare nella cura dei
pazienti e come marker surrogato nella valutazione di nuove strategie terapeutiche. Il
ruolo dell'endotelio è quello di mantenere l'omeostasi vascolare attraverso
molteplici interazioni complesse con cellule della parete e del lume vascolare.
Nello specifico l'endotelio regola il tono vascolare bilanciando la produzione
di vasodilatatori, incluso l'ossido nitrico (NO), e di vasocostrittori. Inoltre
controlla la fluidità e la coagulazione del sangue mediante la produzione
di fattori che regolano l'attività piastrinica, la cascata della coagulazione
e il sistema fibrinolitico. Infine, l'endotelio ha la capacità di produrre
citochine e molecole di adesione che regolano i processi infiammatori. Oltre alle
condizioni emostatiche, l'endotelio mantiene il normale tono vascolare e la fluidità
ematica e limita l'espressione di fattori pro-infiammatori. Inoltre i fattori
di rischio cardiovascolari, sia quelli tradizionali che quelli recenti, promuovono
un processo infiammatorio cronico che è accompagnato da una perdita di
fattori vasodilatatori e antitrombotici e da un aumento nella produzione di fattori
vasocostrittivi e protrombotici. Fattori di rischio come il fumo, l'età,
l'ipercolesterolemia, l'ipertensione, l'iperglicemia e una storia familiare di
malattia aterosclerotica prematura sono tutti associati ad una attenuazione/perdita
di vasodilatazione endotelio-dipendente sia negli adulti che nei bambini. Anche
i fattori di rischio individuati più recentemente come l'obesità,
elevati livelli plasmatici di proteina C-reattiva e un'infezione sistemica cronica
sono associati alla disfunzione endoteliale. Dagli studi analizzati gli autori
suggeriscono in conclusione che: (1) l'endotelio gioca un ruolo centrale nell'omeostasi
vascolare e nella patogenesi delle malattie cardiovascolari (CVD); (2) la funzione
vasomotoria dell'endotelio può essere valutata nella circolazione coronarica
o periferica mentre i marker sistemici del fenotipo endoteliale possono essere
misurati nel sangue; (3) la disfunzione vasomotoria endoteliale rilevabile
nella circolazione coronarica o periferica ha un valore prognostico; (4) molti,
ma non tutti, gli interventi che recuperano la disfunzione endoteliale riducono
anche il rischio cardiovascolare. |