LE PROPRIETA' INFIAMMATORIE/ANTINFIAMMATORIE DELLE LIPOPOPROTEINE AD ALTA DENSITA' (HDL) DIFFERENZIANO I PAZIENTI A RISCHIO DI CHD DAI CONTROLLI PIU' EFFICACEMENTE DEI LORO LIVELLI CIRCOLANTI


INFLAMMATORY/ANTIINFLAMMATORY PROPERTIES OF HIGH-DENSITY LIPOPROTEIN DISTINGUISH PATIENTS FROM CONTROL SUBJECTS BETTER THAN HIGH-DENSITY LIPOPROTEIN CHOLESTEROL LEVELS AND ARE FAVORABLY AFFECTED BY SIMVASTATIN
Ansell BJ, Navab M, Hama S et al.
Circulation 2003; 108:2751-2756


Sebbene le HDL siano predittori potenti del rischio di eventi, un alto numero di eventi CHD (coronary heart disease) si verificano in soggetti con livelli normali di colesterolo HDL.
Il gruppo di ricercatori di Los Angeles aveva precedentemente dimostrato che le HDL antinfiammatorie, che inibiscono l'attività chemiotattica dei monociti (MCA) indotta dalle LDL, diventano proinfiammatorie durante una risposta di fase acuta.
L'obiettivo del presente studio era quello di confrontare le proprietà infiammatorie/antinfiammatorie delle HDL rispetto ai livelli di colesterolo HDL in 2 gruppi di pazienti paragonabili per età e sesso a soggetti controllo sani.
Il gruppo 1 era costituito da 26 pazienti con CHD o CHD equivalente (secondo le linee guida ATP-III) che non assumevano statine. Questo gruppo è stato esaminato prima e dopo il trattamento con simvastatina 40 mg/die per 6 settimane.
Il gruppo 2 era costituito da 20 pazienti con CHD documentata e colesterolo HDL >84 mg/dL.
Le proprietà infiammatorie/antinfiammatorie sono state determinate come capacità delle HDL del soggetto di alterare la MCA indotta dalle LDL in una co-cultura di parete arteriosa umana. L'induzione di MCA da parte di LDL controllo è stata valutata in presenza ed in assenza dell' HDL del soggetto. I valori in assenza di HDL sono stati normalizzati a 1. Valori >1 dopo l'aggiunta di HDL indicavano un'attività proinfiammatoria; valori <1 antinfiammatoria.
Nel gruppo 1 prima dell'intervento farmacologico i valori erano: colesterolo LDL (C-LDL) 118+24 mg/dL, colesterolo HDL (C-HDL) 57+13 mg/dL, trigliceridi (TG) 125+64 mg/dL, proteina C-reattiva (PCR) 1,7+1,9 mg/dL, MCA 1,38+0,91 (vs 0,38+0,14 dei soggetti controllo; p<0,001). Dopo la statina: C-LDL 73+24 mg/dL, C-HDL 61+14 mg/dL, TG 99+52 mg/dL, PCR 1,3+1,3 mg/dL, MCA 1,08+0,71.
Nel gruppo 2 i valori erano C-LDL 108+34 mg/dL, C-HDL 95+14 mg/dL, TG 89+44 mg/dL, PCR 0,8+0,7 mg/dL, MCA 1,28 (vs 0,35+0,11 dei soggetti controllo; p<0,001).
Le proprietà infiammatorie/antinfiammatorie delle HDL hanno differenziato i pazienti dai soggetti controllo, in modo più efficace dei livelli circolanti della stessa lipoproteina e sono state migliorate da simvastatina. Tuttavia, dato il numero esiguo di pazienti per ciascun gruppo, saranno necessari trial più ampi per confermare queste osservazioni e per determinare l'utilità di queste proprietà nella stratificazione del rischio.