I BENEFICI DI PRAVASTATINA E ASPIRINA SONO ADDITIVI E POSSONO ANCHE ESSERE SINERGICI


ADDITIVE BENEFITS OF PRAVASTATIN AND ASPIRIN TO DECREASE RISKS OF CARDIOVASCULAR DISEASE: RANDOMIZED AND OBSERVATIONAL COMPARISONS OF SECONDARY PREVENTION TRIALS AND THEIR META-ANALYSES
Hennekens CH, Sack FM, Tonkin A et al.
Arch Intern Med 2004; 164:40-44


Una nuova meta-analisi dei principali trials di prevenzione secondaria con pravastatina ha dimostrato che i benefici derivanti dall'assunzione di aspirina e della statina sono additivi e possono anche essere sinergici. Gli autori dello studio, pubblicato su Archives of Internal Medicine di gennaio 2004, sostengono che un aumentato utilizzo di entrambi i farmaci potrebbe prevenire decine di migliaia di morti premature ogni anno.
Sebbene sia da tempo accettato che i benefici di aspirina e delle statine sarebbero additivi ed entrambi i farmaci vengono routinariamente prescritti per la prevenzione secondaria delle malattie cardiache, fino ad ora non erano disponibili evidenze che provassero con sicurezza l'additività degli effetti dei due farmaci. Inoltre entrambi gli agenti sono gravemente sottoutilizzati: negli USA aspirina viene assunta dal 40-70% dei pazienti in prevenzione secondaria, mentre le statine da appena il 20-40%.
Sarebbe tuttavia non etico condurre trials controllati con placebo per confrontare direttamente la combinazione dei due farmaci con le somministrazioni singole. I trials randomizzati con aspirina risalgono al periodo precedente l'avvento delle statine, ma i trials di prevenzione secondaria con le statine includono data osservazionali sull'uso di aspirina.
Gli autori della meta-analisi hanno considerato gli studi LIPID e CARE con pravastatina e una precedente meta-analisi di questi due trials più 3 studi angiografici più piccoli (REGRESS, PLAC-I, PLAC-II).
Malgrado le condizioni analitiche non siano ideali (i dati su aspirina sono osservazionali), sono stati controllati il maggior numero possibile di confondenti. I risultati dimostrano che la combinazione di aspirina e pravastatina ha un'efficacia molto più elevata dei singoli agenti usati da soli.

RISCHIO RELATIVO (RR) DEL TRATTAMENTO COMBINATO

Esito
RR vs aspirina
(%)
RR vs pravastatina
(%)
IMA
31
26
Ictus ischemico
29
31
Evento composito (*)
24
13

(*) morte, IMA, CABG, PTCA, ictus ischemico

I risultati sono "rassicuranti e sorprendenti" in quanto confermano l'additività degli effetti, ma contemporaneamente suggeriscono un effetto sinergico; infatti aspirina e pravastatina riducono gli eventi di circa il 25% in monoterapia, mentre in combinazione la riduzione è del 50-60% (con una probabilità di sinergia fino al 92%). L'effetto additivo è prevedibile considerando il meccanismo antiaterogenico di pravastatina e l'azione antipiastrinica di aspirina. Si può speculare che l'attività antinfiammatoria della statina e probabilmente di aspirina contribuiscano a potenziare l'effetto additivo.
Il messaggio importante di questo studio è che questi due trattamenti dovrebbero essere utilizzati insieme in prevenzione secondaria nei pazienti che non hanno controindicazioni.
Negli USA ci sono più di 12,4 milioni di pazienti con storia pregressa di eventi cardiovascolari, possibili candidati per questa terapia combinata. Di essi, circa il 3% ha controindicazioni per pravastatina, il 16% circa per aspirina, lasciando 10,4 milioni di soggetti che beneficerebbero di questo approccio
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