SERUM
LEVELS OF THE INTERLEUKIN-1 RECEPTOR FAMILY MEMBER ST2 PREDICT MORTALITY AND CLINICAL
OUTCOME IN ACUTE MYOCARDIAL INFARCTION Shimpo M, PhD, Morrow DA, Weinberg EO
ET AL. Circulation 2004; published on-line, aprile 2004
L'infarto
del miocardio è inizialmente associato alla perdita di funzionalità
del tessuto cardiaco che porta ad un aumento della tensione della parete del ventricolo
sinistro. Le citochine attivate dallo stress, tra cui l'interleuchina-1, l'interleuchina-6
e il tumor necrosis factor-alpha (TNF-alfa), intervengono nella risposta
iniziale allo stress e al danno del miocardio. Anche la proteina ST2, che fa parte
della famiglia dei recettori dell'interleuchina-1, sembra coinvolta in questo
processo. RIASSUNTO CONTESTO
I miociti cardiaci, in seguito a tensione meccanica, secernono una proteina solubile
appartenente alla famiglia dei recettori dell'interleuchina-1, la ST2. I livelli
serici di ST2 sono associati alla prognosi di insufficienza cardiaca non ischemica,
ma il valore predittivo dell'ST2 nei pazienti con infarto miocardico acuto non
è stato ancora chiarito. METODI E RISULTATI Sono stati misurati
i livelli di ST2 nel siero di 810 pazienti con infarto miocardico acuto che partecipavano
a diversi studi clinici: 362 pazienti partecipanti al Thrombolysis In Myocardial
Infarction (TIMI) 14 Trial e 448 pazienti partecipanti all'Enoxaparin
and TNK-tPA With or Without GPIIb/IIIa Inhibitor as Reperfusion Strategy [STEMI
(ENTIRE)-TIMI 23] Trial. I livelli basali di ST2 risultavano significativamente
più elevati nei pazienti deceduti (0,379 rispetto a 0,233 ng/mL, P=0,0001)
o sviluppavano una nuova insufficienza cardiaca congestizia (0,287 contro 0,233
ng/mL, P=0,009) entro 30 giorni. In un'analisi degli esiti a 30 giorni per quartili
di ST2, sia gli end point dei decessi (P=0,001) sia quelli della combinazione
decessi/insufficienza cardiaca (P=0,004) mostravano una correlazione graduale
significativa con i livelli di ST2; inoltre, anche i decessi (P=0,003) e la combinazione
decessi/insufficienza cardiaca (P=0,004) ospedalieri risultavano significativamente
associati a livelli più elevati di ST2. In un'analisi di regressione logistica,
controllata per importanti parametri clinici, livelli aumentati di ST2 restavano
associati ai decessi a 30 giorni (P=0,047). I livelli di ST2 aumentavano durante
il primo giorno successivo all'infarto e raggiungevano i livelli massimi a 12
ore; i livelli di ST2 a 12 ore erano inoltre associati indipendentemente ai decessi
a 30 giorni (P<0,001). CONCLUSIONI I livelli serici della proteina
ST2, membro della famiglia dei recettori dell'interleuchina-1, predicono la mortalità
e l'insufficienza cardiaca nei pazienti con infarto miocardico acuto. Questi dati
suggeriscono che ST2 può rivelarsi un utile marcatore biochimico e che
questo nuovo recettore infiammatorio potrebbe svolgere un ruolo nella fisiopatologia
cardiaca. |