LOW
DOSE ORAL CANNABINOID THERAPY REDUCES PROGRESSION OF ATHEROSCLEROSIS IN
MICE
Steffens S, Veillard NR, Arnaud C, et al.
Nature 2005; 434:782-6
L'aterosclerosi è una malattia infiammatoria cronica e rappresenta
la causa principale delle malattie cardiache e dell'ictus nei paesi occidentali.
I derivati dei cannabinoidi, quali delta-9-tetraidrocannabinolo (THC),
modulano le funzioni immunitarie e hanno quindi un potenziale effetto
nel trattamento delle malattie infiammatorie.
Questi effetti sono stati studiati in un modello murino con patologia
aterosclerotica. La somministrazione orale di THC ha prodotto un'inibizione
significativa della progressione della malattia. La dose efficace (1 mg/kg
die) è più bassa di quella normalmente associata agli effetti
psicotropi della molecola. Inoltre è stato rilevato il recettore
CB2 (il principale recettore cannabinoidi espresso nel topo a livello
dei macrofagi e dei linfociti T all'interno della lesione aterosclerotica)
sia nella placche aterosclerotiche umane che in quelle murine. Cellule
linfoidi, isolate da topi trattati con THC, hanno mostrato una ridotta
capacità proliferativa ed una diminuita secrezione di gamma-interferone.
Anche la chemiotassi dei macrofagi, che è uno step cruciale per
lo sviluppo di aterosclerosi, è inibita in vitro dal THC. Tutti
questi effetti sono completamente bloccati da un agonista specifico del
recettore CB2.
Questi dati dimostrano che il trattamento orale con una dose bassa di
THC inibisce la progressione delle lesioni aterosclerotiche nel modello
di topo apoE knockout, attraverso effetti immunomodulatori pleiotropici
sulle cellule linfoidi e mieloidi. Quindi THC o i cannabinoidi con attività
al recettore CB2 potrebbero essere target potenziale per il trattamento
dell'aterosclerosi.
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