Fonte:
theheart.org, 3 giugno 2005
Una
nuova metanalisi, presentata al 14th European Congress on Obesity (ECO),
tenutosi ad Atene agli inizi di giugno, ha dimostrato che il farmaco per
la gestione del peso, orlistat, può aiutare a ridurre l'incidenza
della sindrome metabolica (SM) negli individui adulti obesi, in seguito
alla riduzione del peso corporeo che è risultata doppia rispetto
al placebo.
Sono stati combinati i risultati di 20 studi randomizzati in doppio cieco
che comprendevano più di 3500 soggetti obesi con SM, randomizzati
al trattamento con orlistat (120 mg x 3 volte/die) o placebo. Nei pazienti
con un anno di follow-up (n=2206), orlistat ha migliorato 4 dei 5 componenti
della SM (circonferenza vita, trigliceridemia, glicemia a digiuno, pressione
arteriosa). In un sottogruppo di questi pazienti, denominato "high
responders" (HR) in quanto rispondente al trattamento con una perdita
di peso di almeno il 5% in 3 mesi, l'effetto del farmaco è stato
ancora più pronunciato. I livelli di HDL, che rappresentano il
5° componente della SM, non hanno mostrato variazioni significative
nei gruppi trattato e placebo.
VARIAZIONI
RISPETTO AL BASALE
End
point
|
Placebo
|
Orlistat
|
Orlistat
HR
|
Circonferenza
vita (cm) |
-5.3
|
-7.5*
|
-10.8*
|
Peso
(%) |
-4.0
|
-7.6*
|
-11.3*
|
IMC
|
-1.5
|
-2.7*
|
-4.2*
|
Trigliceridi
(%) |
-6.5
|
-8.3
|
-14.4*
|
C-HDL
(%) |
11.7
|
7.2
|
9.9
|
C-LDL
(%) |
2.7
|
-6.1*
|
-9.2*
|
Glucosio
ematico a digiuno |
0.10
|
-0.06*
|
-0.11*
|
Pressione
arteriosa sistolica |
-3.3
|
-5.5*
|
-7.4*
|
Pressione
arteriosa diastolica |
-2.0
|
-3.7*
|
-5.7*
|
p<0.05 vs placebo
HR= pazienti "high responders" che hanno risposto maggiormente
al farmaco
Un'altra evidenza importante della analisi è
che la percentuale di soggetti senza sindrome metabolica, dopo un anno
di terapia, aumentava al 45% (vs 39% nel gruppo placebo) e al 57 nel sottogruppo
di HR. E' stato inoltre osservato un effetto specifico di orlistat sull'LDL,
che non è un componente della SM, ma rappresenta un fattore di
rischio forte per le malattie cardiovascolari in questi pazienti.
Non erano disponibili informazioni sull'utilizzo di statine, ma gli autori
sostengono che gli effetti di orlistat dovrebbero essere complementari
e additivi a quelli delle statine, poiché il farmaco, come peraltro
ezetimibe, agisce riducendo l'assorbimento del colesterolo.
Il paragone con rimonabant, farmaco anti-obesità, non è
possibile in quanto gli effetti su peso corporeo e parametri della SM
dipendono da differenti meccanismi di azione e sarebbero necessari trial
comparativi. In ogni caso gli autori suggeriscono di indirizzarsi ad orlistat
quando si vuole ridurre i livelli di colesterolo LDL, a rimonabant quando
si vuole aumentare i livelli di colesterolo HDL.
|