E' STATO STUDIATO IL GENE CHE CODIFICA PER L'ENZIMA ACE PER QUANTO RIGUARDA LA RISPOSTA ALLA TERAPIA ANTIPERTENSIVA



DRUG-GENE INTERACTION BETWEEN THE INSERTION/DELETION POLYMORPHISM OF THE ANGIOTENSIN-CONVERTING ENZYME GENE AND ANTIHYPERTENSIVE THERAPY
Schelleman H, Klungel OH, van Duijn CM, et al.
The Annals of Pharmacotherapy, pubblicato online il 31 gennaio 2006


RIASSUNTO
CONTESTO Nonostante siano disponibili molti farmaci efficaci è comune rilevare un inadeguato controllo della pressione arteriosa. Vi sono alcune indicazioni che il gene che codifica per l'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) modifichi la risposta ai farmaci antipertensivi, ma i risultati finora ottenuti sono stati inconcludenti.
OBIETTIVO Valutare se il polimorfismo del tipo Inserzione/Delezione (I/D) presente a livello del gene ACE modifica le differenze di pressione tra soggetti che usano diuretici, beta-bloccanti, calcio-antagonisti o ACE-inibitori.
A livello dell'introne 16 del gene ACE è presente un polimorfismo del tipo Inserzione/Delezione (I/D). Tale polimorfismo è dovuto alla presenza (allele I - Insertion) o assenza (allele D-Deletion) di una sequenza ripetuta Alu di 287 bp, e può produrre tre differenti genotipi:
II = Inserzione in omozigosi
ID = Eterozigosi per Inserzione/Delezione
DD = Delezione in omozigosi.
Differenti studi hanno associato il genotipo DD con un incremento del rischio di patologie cardiovascolari, a causa di un conseguente aumento dei liveli plasmatici di ACE (doppi rispetto ai soggetti con genotipo II).

METODI
Sono stati utilizzati i dati provenienti dal Rotterdam Study, uno studio olandese di coorte, prospettico, basato sulla popolazione. Questo studio ha avuto inizio nel 1990 e ha incluso 7983 soggetti di 55 anni o più. Sono stati usati anche dati da 3 ricerche subsequenziali cross-sectional. I criteri di inclusione erano l'alta pressione arteriosa durante una o più visita e/o una monoterapia con diuretici, beta-bloccanti, calcio-antagonisti o ACE-inibitori. Un modello lineare generalizzato è stato utilizzato per valutare l'associazione tra la differenza media nella pressione arteriosa sistolica e diastolica e le classi antipertensive stratificate secondo 3 genotipi.
RISULTATI Complessivamente sono stati inclusi 3025 soggetti affetti da ipertensione e sono state effettuate 6500 misurazioni della pressione stessa. Le percentuali dei genotipi DD, ID, II erano del 28,3%, 51,4% e 20,3% rispettivamente. Le differenze medie della pressione arteriosa sistolica tra il genotipo II e DD erano di 0,23 mm Hg (IC 95% -5,48/5,94) per i diuretici, -2,41 mm Hg (-6,72/1,90) per i beta-bloccanti, 2,12 mm Hg (-4,64/8,89) per i calcio-antagonisti e -2,01 mm Hg (95% IC -9,82/5,79) per gli ACE-inibitori.
CONCLUSIONI La differenza media aggiustata per la pressione diastolica e sistolica tra gli utilizzatori di diuretici, beta-bloccanti, calcio-antagonisti o ACE-inibitori non risulta modificata dall'inserzione/delezione del polimorfismo del gene che codifica per l'enzima ACE.